Marc Quinn presenta HISTORYNOW al Museo Archeologico Nazionale di Venezia, nuovo capitolo del progetto decennale History Paintings. 48 nuovi dipinti e una scultura (STELE) in dialogo con la collezione di antichità classiche del museo. Dal 21 aprile al 23 ottobre 2022.
Le opere di Quinn, che iniziano la loro vita come screenshot, replicano i portali digitali attraverso i quali gli esseri umani assorbono, consumano e condividono le notizie. Attraverso gli schermi, la società è testimone di eventi culturali che cambiano il mondo: incidenti, tragedie umane e disastri naturali, insieme a momenti di leggerezza culturale pop in un flusso incessante di contenuti.
HISTORYNOW riproduce un viaggio a scorrimento attraverso i feed digitali, il cui contenuto oscilla tra notizie di celebrità e attualità. Forte il contrasto e fecondo il dialogo con le sculture classiche del museo, offrendo riflessioni sulle modalità e la velocità con cui notizie e storie sono state comunicate attraverso la storia.
Più che una presentazione cronologica, i dipinti sono raggruppati in una conversazione tematica con la collezione classica esposta in ogni stanza. Quinn esplora temi storici ma pienamente attuali come gli ideali di Bellezza, il Potere, la Guerra, gli atti di Eroismo. L’ultima sala della mostra ospita un’esperienza multimediale che offre un contesto aggiuntivo alla serie di dipinti, comprese le interviste a persone legate al loro immaginario o al contenuto degli stessi.
I dipinti sono stati realizzati durante i diversi lockdown nel Regno Unito, il loro processo preparatorio è stato un atto meditativo per Quinn. Mentre la tecnica, i materiali e i risultati del processo di pittura variano, lo screenshot come elemento di fondo rimane una costante, evocando l’ubiquità e l’urgenza delle notizie e della tecnologia nelle nostre vite.
HISTORYNOW, in concomitanza con la 59.Esposizione Internazionale d’Arte, La Biennale di Venezia, è l’occasione per celebrare anche la riapertura dello storico ingresso al Museo Archeologico dalla Piazzetta San Marco dopo oltre vent’anni di chiusura al pubblico. Il cortile è l’unico delle Procuratie interamente costruito su progetto originario di Vincenzo Scamozzi. L’evento della sua riapertura è segnato dall’esposizione di una grande scultura di Marc Quinn tra antichi sarcofagi romani, eleganti altari cilindrici di origine greca, e l’imponente statua di Marco Vipsanio Agrippa inviata da Roma per i Grimani di Santa Maria Formosa.
Con la riapertura del cortile, un unico biglietto consentirà ai visitatori di accedere al complesso delle Procuratie Nuove da Palazzo Ducale senza dover attraversare Piazza San Marco.