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Ibrido: il dialogo inedito tra gli artisti Alina Frieske e Matteo Gatti, a Milano

Darti attenzione, Matteo Gatti

Twenty14 presenta, in occasione della Milano Design Week 2022, un dialogo inedito tra gli artisti Alina Frieske e Matteo Gatti; IBRIDO. Dal 7 al 12 giugno 2022, all’interno degli spazi di IF Living i due artisti instaurano una conversazione tra fotografia e scultura, attraverso una selezione di opere che ripercorrono i temi maggiormente affrontati dagli artisti: Il rapporto che intercorre tra la nostra dimensione quotidiana e il mondo digitale. 

La pratica di Matteo Gatti indaga sull’inevitabile decentramento dell’essere umano. Gli interventi sono caratterizzati dall’ibridazione di elementi naturali e culturali e, specularmente, dall’utilizzo di media e materiali di natura eterogenea. L’immaginario scaturito sovverte i processi evolutivi biologici e psichici, generando nuove aree semantiche. 

Il lavoro di Alina Frieske esplora i confini tra individuo e massa, tra elementi figurativi ed illusione. Delle opere, quelle presenti in mostra che ci rimandano al mondo digitale nella forma, ma nella pratica ammicca alla tradizione pittorica. Attraverso queste composizioni l’artista tira le fila della nostra percezione su più livelli, lasciando lo spettatore incerto sull’oggetto del suo sguardo. 

Tile1, Alina Maria Frieske, 82×100

Alina Frieske (1994, GER) lavora con immagini assemblate e studia l’intersezione tra fotografia e pittura. Con un interesse per il materiale trovato online e la sua circolazione, il suo lavoro affronta le dinamiche tra astrazione e identificazione. Ha studiato comunicazione visiva nei Paesi Bassi (2017) e ha ottenuto un Master in Fotografia presso l’ECAL di Losanna, Svizzera nel 2019.

Nel 2020 ha esposto a Plat(t)form Winterthur, Images Vevey e durante il Festival di Hyères. È stata tra i Ones to Watch 2020 del British Journal of Photography. Nel 2021 il suo lavoro viene presentato in Italia da Twenty14 in una mostra personale a Milano presso Pananti Atelier, lo stesso anno vince l’open call di Images Gibellina con l’installazione site specific “Abglanz: The House of Cards” a cura di Twenty14. Vive e lavora a Berlino.

 

Mutante il corpo mio s’abissa, Matteo Gatti

​​Matteo Gatti è nato nel 1989 ad Olgiate Olona, vive e lavora a Torino. Nel 2016 ottiene un diploma specialistico in Cinema e Video presso l’Accademia di Belle Arti di Brera di Milano

La sua pratica propone una orizzontalità delle specie e un inevitabile decentramento dell’essere umano. Gli interventi sono caratterizzati dall’ibridazione di elementi naturali e culturali e, specularmente, dall’utilizzo di media e materiali di natura eterogenea. L’immaginario scaturito sovverte i processi evolutivi biologici e psichici, generando nuove aree semantiche.

 

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