Fotografi, curatori, direttori di musei, critici e galleristi di tutto il mondo a Todi per confrontarsi sul presente e sul futuro dell’Arte Fotografica
“La nostra missione è quella di cercare di definire e comprendere il linguaggio fotografico nella sua essenza. Ci siamo infatti resi conto che le trasformazioni di questo medium sono talmente veloci che è impossibile stargli dietro”. Così Mario Santoro, artista-fotografo e tra i fondatori del progetto, parla di Todi Circle, think tank che da dieci anni mette la cittadina umbra al centro della fotografia mondiale. Ospitando fotografi, curatori, direttori di musei, critici e galleristi di tutto il mondo per confrontarsi sul presente e sul futuro dell’Arte Fotografica. Prestigiose istituzioni come la Tate Gallery di Londra, la National Gallery di Washington, la Pace MacGill Gallery di New York. E quest’anno, ospite speciale, la Cambridge University; nonché importanti collezionisti e proprietari di musei privati, quali Artur Walther e Richard Grosbard.
Un evento annuale concepito e organizzato dallo stesso Santoro (Presidente di Photodi), William A. Ewing (Direttore dei Progetti Speciali della Thames & Hudson di Londra), Todd Brandow (della F.E.P. – Foundation for the Exhibition of Photography) e Umberto Morera (collezionista romano, tuderte d’adozione). In occasione del decennale di The Todi Circle, venerdì 10 giugno verrà poi inaugurata la Biblioteca sulla Fotografia di Todi. Una struttura unica nel suo genere in quanto, fra le altre cose, conserverà maquettes e menabò di importanti pubblicazioni, schizzi d’artista, collage. E tanto altro materiale che documenterà come nasce e si sviluppa l’idea di un libro fotografico analizzando tutti i vari passaggi.