La basilica di San Michele Maggiore in Pavia completamente rinnovata. Una delle chiese più antiche e ricche di storia del nord Italia, sede di varie incoronazioni di re d’Italia. Un ritorno allo splendore originale, grazie al doppio restauro che in pochi mesi ha riportato gli affreschi delle volte alla loro forma più brillante. Visitabile dal 22 giugno 2022.
Nel marzo 2022 è stata la volta a crociera del presbiterio a giovare degli interventi di sistemazione. Ora è la volta a crociera della navata centrale a ritrovare la brillantezza dei colori. Finalmente tornati a rivelarsi dopo un attento lavoro di descialbatura che li ha liberati dagli strati pittorici che li copriva.
Le pitture, realizzate tra la fine del Quattrocento e metà del Cinquecento, ricoperte nell’Ottocento, trovano nuova luce. Torna così pienamente ammirabile – dal 22 giugno 2022 – quel cromatismo dei dipinti che era una caratteristica per cui la basilica era famosa nei tempi antichi. Colori che appaiono con grande evidenza anche sui capitelli, anch’essi oggetti del restauro.
Un netto cambio di approccio dall’ultimo intervento, quello del 1865. Al tempo si era optato per una teoria storicista che riconosceva in un’architettura di stile romanico delle coloriture dai toni neutri, comunque spenti.
L’operazione sulle volte ha permesso dunque di avviare una ricerca sia sugli apparati pittorici, sia sui sistemi di costruzione delle volte e delle coperture, sia sulle caratteristiche del manto murario in laterizio. Un’iniziativa vincente, che ha già portato i primi risultati: il ritrovamento di un affresco che ritrae un uomo mai individuato prima d’ora.
Di chi si tratta? Inizialmente gli esperti hanno pensato potesse trattarsi di Federico Barbarossa, incoronato imperatore proprio in questa chiesa. Ma successivamente si è fatta avanti una seconda ipotesi, ancora da confermare, secondo la quale la figura potrebbe essere l’imperatore Costantino, in virtù di un cartiglio che compare vicino alla sua figura.
I lavori a San Michele proseguiranno nei prossimi mesi. In primis insisteranno sulla pulitura delle volte, ma in progetto c’è anche l’apertura al pubblico di percorsi inframurari che corrono nello spessore dei muri della facciata e lungo i matronei.