Demanio, 2020
La XII edizione di Demanio Marittimo.KM-278, la maratona dedicata alle arti, all’architettura, al design e alla dimensione adriatica, si svolge a Marzocca di Senigallia venerdì 22 luglio dalle 6 pomeridiane alla 6 mattutine: 12 ore di incontri, presentazioni performance per affrontare la complessità contemporanea, confermando la spiaggia come spazio reale, luogo di accoglienza e di scambio, zona franca nella quale costruire il dibattito tra addetti ai lavori e il pubblico.
Una full immersion nell’attualità e nel futuro prossimo, a cura di Cristiana Colli e Pippo Ciorra, in una dimensione di tempo circolare che consegna all’alba la più ardita delle prospettive e alla spiaggia adriatica la permanenza dello spazio pubblico come hub culturale per la costruzione delle nuove visioni. Pur intrecciandosi con la tecnologia e la vita digitale, Demanio XII conferma il potenziale attrattivo della forza delle idee e del desiderio di fare comunità.
Nelle sue dodici edizioni Demanio ha ospitato 450 personalità internazionali dell’arte, dell’architettura, del design e di tutte le forme di progettazione contemporanea, dando vita a un network che ha connesso il paesaggio adriatico delle due sponde con il resto del mondo.
La manifestazione è promossa dalla rivista MAPPE, Gagliardini Editore, dall’Associazione Demanio Marittimo.Km-278 con la collaborazione del MAXXI, Museo Nazionale delle Arti del XXI secolo, del Comune di Senigallia, della Regione Marche e con il supporto di un’ampia rete di imprese, istituzioni e associazioni culturali nazionali e internazionali.
Demanio, 2021
La notte delle arti è un grande palinsesto che accoglie il programma della dodicesima edizione con il progetto di allestimento NORDOVEST – SUDEST di Tobia De Eccher, Lorenzo Tirabosco, Edoardo Massa, vincitore della selezione di idee riservata agli studenti delle scuole europee di architettura, quest’anno realizzata in collaborazione con l’Accademia di Architettura di Mendrisio.
Tra gli eventi di architettura, il talk di apertura dedicato al Maestro del territorio, format tradizionale di Demanio: il focus è su Ubaldo Fiorenzi, agronomo e inventore che lavora sui temi della bio architettura agli inizi del ‘900 con l’edificazione in terra cruda dei villini di Marzocca e sulla figlia Gio, artista e scultrice da riscoprire. Tra gli appuntamenti: le conferenze di Mario Botta, Benedetta Tagliabue, la presentazione dei vincitori del progetto “Grande MAXXI” con Margherita Guccione; il talk su Buone Nuove. Donne in architettura ispirato alla mostra del MAXXI e approfondita in chiave adriatica; il talk Next/DMKM-278 sulle forme dei concorsi e sui nuovi autori in collaborazione con l’Accademia di Architettura di Mendrisioe; il talk su Italia in miniatura in collaborazione con Isia Urbino; la presentazione di Marzocca Re-Lab con le indicazioni emerse dallo studio delle rigenerazioni possibili a base culturale della frazione costiera in collaborazione con MIC/Comune di Senigallia.
Molte le incursioni nei territori dell’arte e, tra le altre, il collegamento da Prishtina con Massimiliano Tonelli e Sislej Xhafa mentre si inaugura Manifesta 14; l’installazione Palianytsia dell’artista ucraina Zhanna Kadyrova che dal suo rifugio in Ucraina ha attivato una forma di resistenza gentile col più simbolico dei segni, il pane che si fa pietra, in viaggio per il mondo; il dialogo tra lo scultore Giuliano Giuliani e Mario Botta, i talk di Davide Quadrio sul progetto del nuovo MAO Museo di Arte Orientale di Torino e di Andrea Bruciati sul Progetto Teatri Marche per l’Unesco.
E ancora eventi dedicati agli incroci tra le arti con il talk dello scrittore Massimo Raffaeli su Pier Paolo Pasolini, nel centenario dalla nascita, dedicato alla sua relazione con temi che lo identificano e che sono ispirazioni – la spiaggia e il calcio. Nell’ambito delle attenzioni sempre riservate alla dimensione adriatica, ai dialoghi transfrontalieri e al rapporto con i Balcani, il talk con Erion Veliaj, sindaco di Tirana, esponente di una classe dirigente europea che sta cambiando la fisionomia in chiave culturale e contemporanea della città, attenta alla dimensione sociale e generazionale con nuovi modelli di qualità sostenibile e inclusiva. Tra le performance, Silvia Cassetta che connette danza e architettura nel suo lavoro: svolge una ricerca su “DanzaèArchitettura” per creare progetti con disegni e prototipi sulla relazione tra le forme da lei ideate e i movimenti corporei studiati e danzati.