La cerimonia di premiazione del Premio Strega 2022 conferma le previsioni della vigilia. Mario Desiati vince con Spatriati (Einaudi), senza nessuna sorpresa o scossone ad alterare l’esito di una serata che pareva segnata da tempo.
Dal momento in cui è stata divulgata la cinquina finale – diventata poi una selezione di sette libri in seguito a un ex equo al ripescaggio di un editore indipendente, così come prevede il regolamento – tutte le previsioni hanno immediatamente iniziato a convergere sul quarantacinquenne di Locorotondo, Puglia.
Ed è proprio dalla Puglia che i protagonisti di Spatriati – Claudia e Francesco – partono per trovare se stessi, lontani da un ambiente percepito come opprimente. A Martina Franca si sentono come “gli incerti, gli irregolari, gli inclassificabili, a volte i balordi o gli orfani, oppure celibi, nubili, girovaghi e vagabondi, o forse, nel caso che ci riguarda, i liberati“. Si sentono, insomma, spatriati. Un termine che in Puglia ha esteso il suo significato letterale – senza patria – e coinvolge tutte quelle anime senza un inquadramento preciso, in viaggio verso una definizione di sé che forse non arriverà mai. I due amici partono dunque per seguire la loro indole irriducibile e trovare un luogo dove coltivare la propria libertà. Il risultato è un romanzo intenso, che assorbe le istanze del presente ma rimane intriso del fascino tutto novecentesco per gli spiriti irrisolti.
La nostra intervista a Mario Desiati
Desiati conquista così la settantaseiesima edizione del Premio Strega con 166 voti, lasciando il secondo classificato Claudio Piersanti (Quel maledetto Vronskij, Rizzoli) a 90. Al terzo posto si è classificata Alessandra Carati con E poi saremo salvi (Mondadori, 83 voti), quarta posizione con 62 voti per Veronica Raimo con Niente di vero (Einaudi), già vincitrice dello Strega Giovani e dello Strega Off. Quinto Marco Amerighi con Randagi (Bollati Boringhieri, gruppo Gems, 61 voti), sesto Fabio Bacà con Nova (Adelphi, 51 voti) e ultima Veronica Galletta con Nina sull’argine (minimun fax, 24 voti).
Da dove vengono questi voti? La giuria del Premio è composta da 400 Amici della domenica a cui si aggiungono 220 voti espressi da studiosi, traduttori e intellettuali italiani e stranieri selezionati da oltre 30 Istituti italiani di cultura all’estero, 20 lettori forti e 20 voti collettivi espressi da scuole, università e gruppi di lettura, tra cui i circoli costituiti presso le Biblioteche di Roma.
Ora a Mario Desiati aspetta un’intensa estate di presentazioni. Queste le tappe: 8 luglio Lonato del Garda, Fondazione Ugo da Como; 12 luglio Roma, Letterature Festival, Stadio Palatino; 22 luglio Vieste, Festival Il libro possibile; 29 luglio Marciana Marina (Isola d’Elba); 7 agosto Lecce, Chiostro degli Agostiniani; 13 agosto Cortina, Una montagna di libri; 25-31 agosto Benevento Città Spettacolo.