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L’Autodromo di Monza compie cento anni. I Musei Civici lo celebrano con una mostra

GP d'Italia settembre 1965
GP d’Italia settembre 1965

Inaugura l’8 settembre “Autodromo 100. Cronache di una costruzione, quadri di una evoluzione” ai Musei Civici di Monza. La mostra ripercorre la storia dell’Autodromo in occasione del suo centesimo anniversario

L’Autodromo di Monza compie cento anni: immagini d’epoca e fotografie aeree, planimetrie, documenti storici ed elaborazioni grafiche accompagnano i visitatori nella mostra ai Musei Civici (9 settembre – 27 novembre 2022) alla scoperta di quell’intreccio di ragioni storiche, sociali, economiche e culturali che hanno portato alla costruzione del circuito. Arricchisce il percorso una sezione dedicata al Futurismo con una scelta di opere dei maestri selezionati da Maurizio Scudiero con Leogalleries.

La costruzione dell’autodromo – decisa a seguito della sconfitta delle auto italiane subita durante il primo Gran Premio d’Italia a Montichiari nel 1921 – inizia il 15 maggio 1922 e il 20 agosto dello stesso anno il circuito è pronto per ospitare il secondo Gran Premio d’Italia riservato alle “vetturette”, 2000 cc di cilindrata e un peso minimo di 650 Kg. Progettista è Alfredo Rosselli, il cui primo progetto viene scartato dal Sottosegretario alla Pubblica Istruzione – all’epoca delegato anche alla conservazione del paesaggio – che teme un eccessivo consumo di suolo.

Via libera per il secondo progetto con un autodromo di minori dimensioni, ideale per promuovere l’automobilismo sportivo su cui le aziende automobilistiche puntano: è l’aria che si respira in quegli anni, il desiderio di sperimentare, di superare i limiti e mostrare i progressi della tecnologia; l’industria italiana si sviluppa e vuole mostrare la sua modernità, e la cultura e l’arte hanno già da anni diffuso le suggestioni del Futurismo con il suo interesse per la velocità e il dinamismo.

La mostra mette in luce le dinamiche del tempo e le ragioni molteplici che nel primo ventennio del Novecento portano all’idea della costruzione di un circuito permanente dopo che il primo Gran Premio d’Italia si è svolto su un circuito stradale, nel triangolo Brescia – Montichiari – Ghedi, rendendo necessaria la realizzazione di un luogo dove poter sviluppare le auto e allenare i piloti. Per favorire una narrazione snella la mostra affronta i temi legati esclusivamente all’automobilismo, nella consapevolezza dell’importanza che il circuito ha avuto anche per il motociclismo.

MONZANAPOLIS giugno 1958

Una sezione con 9 opere dei maestri del Futurismo, fra cui Depero, Russolo, D’Anna, porta al centro degli interessi degli artisti per la velocità: ed ecco l’automobile, l’aereo, il treno.

Nella parole di Maurizio Scudiero lo spirito del movimento: “Con il Futurismo la pittura andava oltre i paesaggi, i ritratti e le nature morte, per divenire la pittura del movimento e della velocità. Ora, all’inizio, i soggetti privilegiati per questa pittura furono il cavallo, la bici, che comunque avevano una loro componente dinamica, ma ben presto furono soppiantati dalla motocicletta, dall’automobile e dal treno, per gli ovvi esiti delle loro componenti meccaniche, quali il rumore, cioè la vera “colonna sonora” della Modernità”.

La mostra è promossa dal Comune di Monza e curata da Luca Bonetti con la collaborazione di Claudia Ratti.

 

Autodromo 100
Cronache di una costruzione, quadri di una evoluzione

9 settembre – 27 novembre 2022
Monza, Musei Civici | Via Teodolinda 4

Inaugurazione giovedì 8 settembre ore 18.00

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