Il MoMA di New York cede alcuni dei suoi capolavori per potenziare le sue offerte digitali. Sacrificate alcune opere d’arte moderna della collezione del fondatore della CBS William S. Paley. Tra queste le tele di Picasso, Bacon e Renoir.
Non si tratta esattamente di deaccessioning – dal momento che le opere non sono di proprietà del MoMA, ma in prestito a lungo termine – ma la sostanza non cambia. Una necessità dettata dal calo delle visite al Museo, che ancora non sono tornare ai livelli pre-pandemia.
I dipinti saranno venduti da Sotheby’s il 14 ottobre a Londra e il 14 novembre a New York. In particolare si tratta di 29 delle 81 opere che Paley, al momento della sua morte nel 1990, ha concesso in in prestito a lungo termine al Museo. Nel complesso la loro cessione dovrebbe fruttare 70 milioni di dollari. Come detto, a venire incrementata è l’offerta online. Dunque tour virtuali delle mostre, contenuti speciali con i curatori e attività didattiche.
William S. Paley aveva iniziato a collezionare opere d’arte negli anni ’30 del Novecento ed era entrato nel consiglio di amministrazione del MoMA poco dopo la sua nascita. Nel corso dei 50 in cui ha collaborato con il Museo, Paley lo ha supportato nell’acquisizione di alcuni dei suoi capolavori più celebri. Su tutti Les Demoiselles d’Avignon di Picasso. A questi, come detto, ha poi aggiunto il prestito di 81 delle opere della sua collezione privata. Opere che sono però rimaste proprietà della William S. Paley Foundation, la quale formalmente si occuperà della vendita delle 29 tele in questione. A scegliere le sacrificate è stata proprio la Fondazione, in accordo con MoMA, dove rimarranno le opere chiave della collezione, come Boy Leading a Horse (1905-06) di Picasso e L’Estaque di Cézanne.
Sulla lista dei partenti è invece il trittico di piccolo formato di Francis Bacon, Three Studies for Portrait of Henrietta Moraes (1963), che secondo Sotheby’s vale almeno 30 milioni di sterline (34,7 milioni di dollari). L’occasione per aggiudicarselo è il 14 ottobre a Londra. Destinato all’incanto anche Guitar on a Table (1919) di Picasso, una volta appeso nella camera da letto di Paley a Manhattan. In asta ( a New York il 14 novembre) l’opera è stimata tra i 20 e i 30 milioni di dollari.
Tra gli altri capolavori in vendita c’è Les Fraises di Pierre-Auguste Renoir, un delizioso tavolo imbandito di fragole rosse e succose, dalla stima di 3-4 milioni; una natura morta del 1939, che ha come soggetto una ciotola di frutta di Pierre Bonnard, stimata 2,5-3,5 milioni; un dipinto del 1949 di Joan Miró, stimato 700 mila-1 milione; e uno studio in bronzo di una figura tratta dal monumentale tableau scultoreo di Auguste Rodin – The Burghers of Calais, realizzato tra il 1887 e il 1895 – che si presenta senza stima. Tutte queste opere saranno all’asta a New York il 14 novembre.