Fino all’11 dicembre, una mostra a Villa Carlotta pone a confronto la poetica artistica di Antonio Canova con quella di Fidia di Atene, suo “alter ego” dell’antichità. Si chiude invece il 6 novembre il progetto espositivo La Scena dell’Arte, che prende corpo tra la Villa (Il teatro segreto) e Bellano (Straniamenti)
Per chiudere le celebrazioni dei 200 anni dalla morte di Antonio Canova (Possagno, 1º novembre 1757 – Venezia, 13 ottobre 1822) fino all’11 dicembre Villa Carlotta per la prima volta pone a confronto la poetica del “novello Fidia” con quella del suo maestro “ideale”.
Separati da una moltitudine di secoli dialogano in modo irreale congiunti da stile e vicissitudini. Canova aveva potuto ammirare il lavoro dell’artista greco durante la sua visita a Londra nel novembre 1815, arrivando persino a dire che “le opere di Fidia sono vera carne cioè bella”. Fu proprio grazie a lui che i marmi, trasportati da Atene a Londra da Lord Elgin, trovarono il loro posto nella storia dell’arte.
La villa di Tremezzo, sul lago di Como, è un vero e proprio “santuario” dell’artista neoclassico, per volere del suo celebre proprietario e collezionista Giovanni Battista Sommariva (1762-1826).
La mostra, curata da Gianfranco Adornato, docente alla Normale di Pisa di Archeologia classica, insieme alla direttrice di Villa Carlotta Maria Angela Previtera e alla conservatrice Elena Lissoni, presenta eccezionali prestiti, come il torso dell'”Amazzone Ferita”, l’unico esemplare prodotto nella durissima e preziosa basanite egiziana di Wadi Hamammat, abbinato alla “Musa Tersicore” canoviana.
Un prezioso contributo proviene dal Mann di Napoli, è la testa di Apollo, copia romana del II sec. di una scultura greca di epoca classica, posta in dialogo con il potente “Palamede” del Canova in un gioco di specchi. Esperto nell’arte della guerra e valoroso guerriero, inventore dell’alfabeto e del gioco dei dadi, Palamede fu anche un eroe diffamato e sconfitto da Ulisse, ignorato da Omero ma ammirato da Canova, che adottando i canoni neoclassici ne tramanda la sua grandezza.
Prima di salire al piano superiore troviamo la suggestiva “Maddalena penitente” di Canova in un gioco di luci drammatico. La famosa statua criselefantina di Zeus in trono realizzata per il Tempio di Olimpia da Fidia, si palesa in una moneta che la raffigura e che risale agli ultimi anni del regno di Adriano. Al mondo esistono solo due monete del genere.
Nelle sale del mezzanino assistiamo a una panoramica dall’antichità fino al Settecento con atlanti e album, come quello di Brera, che riproducono l’architettura e le sculture come quella dell’Acropoli ateniese. A conclusione del percorso troviamo un calco di alcune sculture fidiache del Partenone in prestito dall’Accademia di Brera.
All’ultimo piano della villa troviamo invece “La scena dell’arte” realizzata insieme ad ArchiViVitali come primo progetto diffuso di arte contemporanea sul Lago di Como. Objets trouvés, paraventi, manichini, sono i materiali che Ferdinando Bruni e Antonio Marras hanno reinterpretato per omaggiare la storia della villa e l’arte scenica. È la sezione “Il teatro segreto” dove il passato più recente sfida l’antichità e le arti dialogano fra loro.
Il percorso attraversa il lago fino a Bellano (Lecco) dove prende forma come “Straniamenti”, visitabile fino al sei novembre. Il curatore Velasco Vitali ha riunito qui bozzetti di scenografie, costumi, installazioni, opere, locandine e studi di scena. È un gioco di storie personali e artistiche che rivelano molto dei personaggi coinvolti, ad esempio qui troviamo Giovanni Testori nelle vesti di costumista, con un gruppo di disegni inediti per le figure di Amleto, o scopriamo il direttore Bruni segretamente artista con una serie di disegni realizzati per uno spettacolo.
Poco distante c’è un cartellone teatrale prodotto da Giosetta Fioroni e il logo disegnato per l’Elfo di Milano da Mimmo Paladino. Tra le opere esposte la scintillante “Pesca delle stelle” di Marcello Chiarenza impiegata in diversi spettacoli. Tra pezzi di storia e di scenografia, cartelloni, libri e opere è chiaro quanto sia labile il confine tra teatro e vita.
Canova, novello Fidia
Da sabato 24 settembre a domenica 11 dicembre 2022
Villa Carlotta
Via Regina, 2
22016 Tremezzina Loc. Tremezzo, Como