A Palazzo Barberini, per la prima volta nella storia, uno accanto all’altro, il busto in bronzo e la versione in marmo del ‘Ritratto di Urbano VIII’ di Gian Lorenzo Bernini.
Il legame tra Bernini e i Barberini
“Le api cominciano a sciamare sul cielo di Roma nel 1623, quando il toscano Maffeo Barberini diventa Papa col nome di Urbano VIII (1623-1644). Le api sono il simbolo dei Barberini e Urbano VIII, il papa che aprirà a Bernini le porte della città, facendolo lavorare da prima, in una chiesa di periferia, Santa Bibiana“. Con queste parole il critico d’arte Tomaso Montanari ha descritto in passato l’intreccio tra la gloria della potente famiglia papale e quella dell’artista, che ha portato alla creazione di tanti capolavori della Roma barocca.
A Palazzo Barberini uno straordinario dialogo tra i due busti del Bernini
In vista della grande mostra in programma la prossima primavera a Palazzo Barberini per celebrare il quarto centenario dell’elezione di Urbano VIII, un prestigioso prestito permetterà ai visitatori, per la prima volta nella storia, di ammirare, uno accanto all’altro, sia il busto in bronzo che la versione in marmo del Ritratto di Urbano VIII (datato 1655 circa).
Il nuovo riallestimento
Come è noto, quest’ultimo si trova nel nuovo allestimento della Sala Sacchi, dedicata ai protagonisti della famiglia Barberini, con i ritratti dipinti e scolpiti di Urbano VIII e dei suoi nipoti realizzati da Gian Lorenzo Bernini, Giuliano Finelli, Carlo Maratti, Lorenzo Ottoni.
Il nuovo riallestimento dell’ Ala Nord del piano nobile di Palazzo Barberini – concluso lo scorso anno – ha come obiettivo principale quello di mettere in risalto la storia del Palazzo e delle sue collezioni. L’eccezionale raffronto non può che arricchire la funzione narrativa di questa sala, detta anche della ‘Divina Sapienza’ dall’omonimo affresco di Andrea Sacchi.
A tal riguardo, la presentazione del busto di Urbano VIII è stata anche l’occasione per il il lancio della nuova web-app Sala Sacchi, realizzata da Nitida Immagine s.r.l., che permetterà ai visitatori di esplorare la volta
affrescata con l’Allegoria della Divina Sapienza. La sua complessa iconografia deriva dal biblico ‘Libro della Sapienza’ attribuito al re Salomone. Prototipo del re saggio e illuminato assistito dalla Sapienza divina, a cui Urbano VIII si paragona.
La storia intrecciata con il bronzo del Louvre
La storia del busto di bronzo – che proviene dalla collezione del Principe Corsini a Firenze – è strettamente legata a quella dell’altro busto esposto al Louvre, donato dalla famiglia Barberini a Luigi XIV nel 1672 dopo la morte del
Cardinale.
Come ben spiega il pannello di sala, il bronzo, – realizzato introno al 1658 – rappresenta “una vivida prova dello sforzo profuso dall’artista nella costruzione di un ritratto che fondesse insieme la spiccata identità del soggetto e il solenne magistero dell’investitura”. Che sottolinea, anche nella sua veste di ritrattista, la sua attenzione alla dimensione psicologica dell’insieme oltre che della realtà. E testimonia, come ha sottolineato Flaminia Gennari Santori, direttrice delle Gallerie Nazionali Barberini Corsini “il geniale rinnovamento della ritrattistica messo a punto da Bernini” .
Informazioni
Gian Lorenzo Bernini. Il busto di Urbano VIII in prestito dal Principe Corsini
Roma, Palazzo Barberini
Orari:
Fino al 28 ottobre 2022:martedì–domenica, ore 10.00–18.00. Ultimo ingresso alle ore 17.00.
Dal 29 ottobre 2022:martedì–domenica, ore 10.00–19.00. Ultimo ingresso alle ore 18.00.
Biglietti:
Biglietto Barberini Corsini: Intero 12 €-Ridotto 2 € (ragazzi dai 18 ai 25anni).Il biglietto è valido per 20 giorni dal momento della timbratura per un solo accesso in ciascuna delle sedi del Museo: Palazzo Barberini e Galleria Corsini
Per tutte le altre info: www.barberinicorsini.org