La Pala San Domenico del Romanino torna alla Pinacoteca Tosio Martinengo di Brescia, un’occasione per celebrare l’artista bresciano con un weekend di iniziative culturali
La Pala di San Domenico di Romanino, dopo essere stata restaurata e ospitata dal 21 maggio al 25 settembre 2022 nella mostra La Fragilità e la Forza a Napoli, torna negli spazi della Pinacoteca Tosio Martinengo, nella sua collocazione originale, in dialogo con la Pala Rovellio di Moretto, a sua volta restaurata di recente. In questa occasione la Pinacoteca propone un weekend di iniziative culturali dedicate a Romanino, con percorsi di realtà virtuale, visite guidate, incontri di approfondimento e un concerto jazz.
La Pala di San Domenico è tra le prime opere entrate a far parte della collezione pubblica, oggi ammirabile nelle sale della Pinacoteca Tosio Martinengo, un capolavoro simbolo dell’impegno civico che questa raccolta rappresenta: molti esponenti del mondo della cultura bresciana del secondo Ottocento, autorità̀ e amatori delle belle arti, si mobilitarono per far entrare nel museo quindici opere (tra affreschi staccati e pale d’altare) di Romanino e Moretto, per evitare che “prendessero il volo come tante cose belle e onorate, da Brescia e dall’Italia”. Così accadde per la Pala di San Domenico, quando fu chiusa e poi demolita la chiesa che la ospitava.
Tra gli incontri in programma venerdì 7 ottobre alle ore 18.00 le restauratrici e la conservatrice di Fondazione Brescia Musei, Roberta D’Adda, parleranno del restauro e degli interventi eseguiti sulla Pala di San Domenico di Romanino e sulla Pala Rovellio, opera dell’altro maestro del Cinquecento bresciano, il Moretto. A seguire, alle ore 20.00, il concerto Jazz on Romanino del trio di Giovanni Colombo (pianoforte), Marco Rottoli (contrabbasso) e Federico Donati (batteria) –lo spettacolo porta il titolo dell’omonimo disco realizzato nel 2013 dall’ensemble in collaborazione con Cieli Vibranti: quattordici tracce ispirate ad altrettanti capolavori di Girolamo Romanino.
Sabato 8 e domenica 9 alle ore 15.30 sono previste invece le visite guidate dedicate agli adulti per scoprire stile, vita, segreti e curiosità del Rinascimento bresciano, con letture di testi di Giovanni Testori e Pier Paolo Pasolini in Romanino: Rinascimento alternativo.
Infine fino al 7 novembre Fondazione Brescia Musei propone un’esperienza da vivere al museo con la realtà virtuale grazie a Romanino VR, dove la pittura inquieta del maestro prende forma e in cui i visitatori possono immergersi, utilizzando visori Oculus: entrare nelle opere, approfondire dettagli di stile ad altissima definizione, scoprire prospettive inedite dei grandi capolavori, spaziare negli anni e nei luoghi più significativi per la formazione e la vita dell’artista. Un viaggio da Brescia alla Venezia di Giorgione, Dürer e Tiziano e fino a Trento, dove Romanino realizza la decorazione nel Castello del Buonconsiglio, e ancora verso il Lago d’Iseo e la Valle Camonica.