Vendite per 72 milioni di sterline e poche sorprese nella 20th / 21st Century: London Evening Sale di Christie’s. L’appuntamento di Londra del 13 ottobre ha rispettato le aspettative senza incantare. Top lot Early Morning, Sainte-Maxime di David Hockney, venduto a 20.8 milioni.
Christie’s dà il via alla sua Frieze Week con un’asta priva di grandi momenti o eccezionali aggiudicazioni. Che l’atmosfera non era quella usuale lo si è intuito fin da subito, se non addirittura da prima. L’orario pomeridiano delle 14 ha tolto un po’ di fascino alla 20th / 21st Century: London Evening Sale, che così facendo ha accolto in presenza i bidder da Londra per il caffè e da remoto quelli da New York (per colazione) e da Hong Kong (per il dopo cena).
Garanzia di successo? Tutt’altro. Il primo lotto, un ritratto fotografico della Regina Elisabetta e il Principe Filippo è stato venduto per 163 mila sterline, superando di poco la sua stima minima (150 mila). Un trend che ha poi definito l’intero incanto, che ha totalizzato 72.5 mila sterline, sopra la stima di 55.8 milioni. Ma bisogna sottolineare come il risultato finale include i buyer’s premium, la stima iniziale no. Indice di un evento in linea con le aspettative minime, che ha fatto il suo senza sfiorare l’eccezionale.
Il top lot è stato, come da previsioni, Early Morning, Sainte-Maxime di David Hockney. Un’opera del 1968 intrisa della placida gioia con cui l’artista trascorse un viaggio in Francia con il suo partner del tempo, Peter Schlesinger. Un’atmosfera sognante dove i colori del mattino colano dal cielo fino al mare, avvolgendo tutto in un’atmosfera sospesa che sa di serenità. Nel 1988, al suo ultimo passaggio in asta, realizzò 352 mila sterline. Ora la sua stima era 7-10 milioni di sterline. Il risultato finale 20.8 milioni.
Per un azzurro che gioisce, uno si rammarica. Study for Clouds (Green-blue) di Gerhard Richter, un cielo sereno la cui luminosità viene offuscata dall’arrivo di un possibile temporale, ha superato la sua stima minima (8 milioni) con una realizzazione da 11.1 milioni di sterline. Manovra che fallisce a Painting 1990 di Francis Bacon. Una stanza dallo sfondo celeste al cui centro siede pensosa una figura umana. Il risultato, 7.1 milioni, tocca giusto giusto la sua stima minima.
Applausi per Tracey Emin, che direttamente presentava un’opera il cui ricavato sarebbe stato destinato al suo programma di residenze artistiche a Margate. Like a Cloud of Blood (2022) è stato venduto a 2.3 milioni, triplicando la sua stima massima di 700 mila sterline. Ottimo anche il risultato di Adrian Ghenie, il cui Turning Point 1 ha sfiorato la stima massima (2.8 milioni) con i 2.68 milioni a cui è stato ceduto.
Il settore più contemporaneo si è contraddistinto per le opere provenienti dalla stessa collezione americana. Tra queste i lavori di Christina Quarles, Shara Hughes, Rashid Johnson, Dana Schutz e Mickalene Thomas. La miglior performance è stata quella di Rashid Johnson, con Untitled Anxious Audience (2016). Venduto a 882 mila, è rimasto a cavallo delle sue stime (700 mila- 1 milione).
Limitato l’effetto retrospettiva, anche se questa è alla National Gallery di Londra. Due disegni di Lucian Freud, in mostra per le celebrazioni del centenario della nascita, non vanno oltre un risultato combinato di 390 mila sterline. Giusto appena sopra le aspettative (300 mila sterline). Come del resto tutto l’incanto.