“Le Père” di Marc Chagall andrà in asta a New York nel catalogo della “20th Century and Contemporary Art” di Phillips del 15 novembre. Arriva sul mercato per la prima volta ed è stimato $ 6-8 milioni
Si tratta di un quadro recentemente restituito agli eredi di David Cender a seguito di una decisione storica dell’Assemblea Nazionale francese. Eseguita nel 1911, durante un periodo di trasformazione nella carriera dell’artista, fa parte di una delle quindici opere d’arte che il governo francese ha restituito all’inizio del 2022. Questo avvenimento è parte di uno sforzo in corso per restituire ai musei e ai legittimi proprietari le opere che sono state ingiustamente trafugate dai nazisti durante la seconda guerra mondiale.
L’opera ha fatto parte per lungo tempo della collezione di David Cender, costruttore di strumenti musicali di Łódź, in Polonia. L’opera fu espropriata dalla collezione nel 1940 prima che Cender fosse inviato ad Auschwitz con la sua famiglia. Nel 1966 il quadro fu riacquistato dallo stesso Chagall, che aveva una particolare predilezione per il dipinto, visto che ritrae suo padre. Nel 1988, l’archivio Chagall ha donato il quadro al Musée national d’art moderne, Centre national d’art et de culture Georges-Pompidou di Parigi insieme a 45 dipinti e 406 disegni e gouaches. Dieci anni dopo, l’opera è stata data al Musée d’art et d’histoire du Judaïsme di Parigi, dove è rimasta in mostra per ventiquattro anni.
Il dipinto è un prezioso e raro esempio delle prime opere di Chagall. “Le Père” è un ritratto intimo del padre dell’artista, Zahar, realizzato nel 1911. Uomo tranquillo e timido, non compare spesso nella produzione di Chagall. Lontano dai simboli degli amanti che hanno dominato gran parte dei suoi dipinti successivi, questo primo lavoro è una rappresentazione personale e sincera.