Alessandra Ferrini (Firenze 1984) con l’opera Gaddafi in Rome: Notes for a Film ha vinto la terza edizione del Maxxi Bvlgari Prize. .L’opera entrerà a far parte della Collezione del MAXXI Arte. Premio del pubblico per Teacher Don’t Teach Me Nonsense” di Silvia Rosi
Alessandra Ferrini vince il Maxxi Bvlgari Prize
Roma – Martedì 25 ottobre l’artista Alessandra Ferrini (Firenze, 1984) è stata proclamata vincitrice del Premio Maxxi Bvlgari 2022, il prestigioso riconoscimento per l’arte italiana che vede uniti il Museo nazionale delle arti del XXI secolo e la maison Bvlgari, Nato nel nel 2000 come ‘Premio per la Giovane Arte’ , il Premio ha rappresentato il trampolino di lancio per molti artisti e tra i partecipanti delle passate edizioni figurano nomi come quello di Vanessa Beecroft, Marinella Senatore, Nico Vascellari e Francesco Vezzoli, tanto per fare qualche nome.
I tre finalisti e la giuria internazionale
Le opere dei tre artisti finalisti – Alessandra Ferrini, Namsal Siedlecki e Silvia Rosi – sono i protagonisti della mostra curata da Giulia Ferracci negli spazi della Galleria 5 al terzo piano del Maxxi. La proclamazione del vincitore del Premio è avvenuta dopo un talk tra la curatrice e i tre artisti.
A scegliere l’opera vincitrice, la giuria internazionale composta da Hoor Al Qasimi, Presidente e Direttrice Sharjah Art Foundation; Chiara Parisi, Direttrice Pompidou-Metz; e Dirk Snauwaert, Direttore WIELS Contemporary Art Centre; da Hou Hanru e Bartolomeo Pietromarchi. Tra le motivazioni, “la sua capacità di rappresentare i fatti controversi della storia geo-politica contemporanea, sfidando le formule ufficiali e canonizzate delle narrazioni storiche e giornalistiche. In particolare, per la forza e l’equilibrio nell’analizzare i materiali documentari come fotografie, testi e film, ricomponendoli in una nuova narrazione. Che riflette sul ruolo della ricerca come essenziale per una dichiarazione in difesa dei diritti umani e della cittadinanza globale nell’epoca post-coloniale”.
L’opera vincitrice
‘Gheddafi a Roma: Notes for a Film’ è una video installazione che, partendo dalla prima visita ufficiale di Muammar Gheddafi in Italia nel 2009, attraverso il lavoro di ricerca dell’artista – clip, ritagli, fotografie, blog e libri appaiono su schermi diversi – ci parla anche del modo in cui il passato può essere “manipolato” da punti di vista differenti che in questo caso sono quello italiano e quello libico. Un lavoro che ben rappresenta la sua pratica artistica di questa artista con base a Londra.Che si focalizza su studi anticoloniali e di memoria, pratiche storiografiche e archivistiche.
Il premio del pubblico
All’insegna di un attivismo che si fonda sulla memoria, anche l’opera di Silvia Rosi (Scandiano – RE, 1992) . ‘Teacher Don’t Teach Me Nonsense‘ ha vinto il Premio del pubblico con oltre il 55% delle preferenze. In quest’opera l’artista italiana di origini togolesi, mette in evidenza l’importanza della lingua nel processo di affermazione identitaria. E riflette sulle conseguenze degli eventi coloniali avvenuti in Togo, anche sul fronte linguistico.
L’altra opera del finalista in mostra, ‘Nuovo Vuoto’ di Namsal Siedlecki – un’installazione scultoria composta da 6 mani, ciascuna realizzata con forme e materiali diversi – manifesta l’interesse dell’artista per la manipolazione e l’evoluzione della materia.
La dichiarazione di Giovanna Melandri
” Il Premio unisce il museo nazionale delle arti contemporanee a un’eccellenza del made in Italy nel mondo come Bulgari e, proprio grazie a questa collaborazione consolidata e strategica, negli anni è cresciuto, si è rafforzato assomigliando sempre di più ai grandi premi internazionali come il Turner Prize nel Regno Unito e il Premio Duchamp in Francia” – ha affermato Giovanna Melandri, Presidente Fondazione MAXXI -” MAXXI BVLGARI Prize è un’occasione importante per gli artisti di mostrare il loro talento e per il pubblicio di scoprirlo. E per tutti noi di riflettere attraverso l’arte che accende il nostro pensiero critico. Ci parla di libertà, di memoria, di ricchezza nella diversità, di necessario rispetto per la Natura e per l’Umanità. Ci parla della strada da intraprendere”.