Gli eredi di Robert Motherwell, espressionista astratto tra i più noti, ha scelto di accasarsi da Kasmin Gallery. Non una mega galleria blue chip, ma una realtà con soli due spazi espositivi, entrambi a New York.
Una decisione insolita, dal momento che molti dei pittori accostati a Motherwell per stile ed importanza sono rappresentati da gallerie di prima fascia. Come Willem de Kooning da Pace, o Joan Mitchell da David Zwirner.
Ma del resto la differenza in termini di valutazione economica è in effetti divergente. Il mercato di Motherwell è stato storicamente molto più modesto, nonostante Pace ha dichiarato di aver venduto un suo lavoro per 6,5 milioni di dollari a Paris + par Art Basel pochi giorni fa. Ad ogni modo, per intenderci, il record in asta asta di de Kooning è di 68,9 milioni di dollari.
D’altra parte non è il primo grande colpo che Kasmin riesce a mettere a segno, sintomo che la gallerie lavora bene ed è ambiziosa. Tra gli artisti che rappresenta ci sono infatti, per esempio, Stuart Davis, Dorothea Tanning, Lee Krasner e James Rosenquist.
E ora sotto con Motherwell. L’artista, morto nel 1991, è perlopiù celebrato per i suoi dipinti del dopoguerra. In particolare per la serie Elegy to the Spanish Republic, che sfrutta varie gradazioni di nero per evocare il “lamento funebre” cantato dagli spagnoli dopo la Guerra civile. Ma attenzione anche ai suoi lavori su carta, a novembre in mostra al Menil Drawing Institute di Houston, Texas. Tra poco è inoltre prevista l’uscita di un catalogo ragionato della sua produzione grafica.
Dal 2015 ad oggi la Kasmin Gallery ha già organizzato 5 mostre su Motherwell. La prossima, qualsiasi cosa conterrà, promette di essere la più grande di sempre.