Larry Gagosian, fondatore di una delle più grandi gallerie del mondo, ha rivelato di aver formato un board di consiglieri di alto profilo alla fine del 2021, con il primo dei due incontri annuali che si sono svolti questo maggio.
Il consiglio è composto da membri di settori apparentemente disparati – dall’immobiliare alla tecnologia, dall’industria cinematografica alla televisione – che sono chiamati a fornire “intuizioni strategiche e guida per la galleria“.
Il membro più noto, almeno per coloro che sono familiari con il sistema dell’arte contemporanea, è Delphine Arnault, vicepresidente esecutivo di Louis Vuitton, che siede anche nel consiglio di amministrazione e nel comitato esecutivo di LVMH. Proprio il gruppo che, almeno secondo alcune voci, sarebbe in trattiva per acquistare Gagosian, anche se la galleria per ora ha sempre negato. Quel che potrebbe essere più plausibile, invece, è che LVMH intenda estendere una linea di credito da 1 miliardo di dollari alla galleria per rafforzare la sua capacità di competere per le opere blue-chip che passano all’asta.
Tornando al superboard di Gagosian, sembrano farne parte anche membri del mondo dello spettacolo. Tra questi la regista Sofia Coppola e William Bell Jr., presidente della Bell-Phillip Television Productions, proprietaria della soap opera The Young and The Restless.
Francesco Bonami, curatore della Biennale di Venezia 2003, e l’artista (rappresentata da Gagosian) Jenny Saville, insieme allo stesso Larry Gagosian e a sette membri dello staff della galleria, rappresentano il mondo dell’arte nel consiglio di amministrazione. Dal settore tecnologico e imprenditoriale ci il cofondatore e amministratore delegato di Snapchat Evan Spiegel e l’investitore con sede a Monaco Laurent Asscher.
Tra i membri esterni alcuni nomi noti del collezionismo mondiale: Valentino Carlotti, Matthew S. Dontzin, Glenn Fuhrman, J. Tomilson Hill e Dasha Zhukova Niarchos.
A questo punto, con la nomina di questo board, si intensificheranno ulteriormente le voci sul successore di Gagosian, che ha 77 anni è plausibile stia pensando al futuro della galleria. Al momento le ipotesi portano a Andrew Fabricant, dal 2019 chief operating officer della società.