Si chiama Atmosphères l’asta che Art Research Paris presenta il 22 novembre 2022 sotto la Tour Eiffel. Dipinti, sculture, mobili e oggetti d’arte realizzate dai più grandi artisti del Novecento. A partire da due dipinti ad olio di Sanyu, chiamato il “Matisse cinese”, una tecnica mista di Jacques Majorelle e una gouache di Serge Poliakoff. All’asta anche una opera smaltata di René Lalique e una serie di tre vetrate Art Déco di Louis Barillet.
Formatosi nel campo della gioielleria con i più grandi gioiellieri (Cartier, Boucheron, Aucoc), René Lalique (1860-1945) si è distinto nella fabbricazione di gioielli in vetro, smalto, avorio o corno. Le sue fonti d’ispirazione principali erano le forme organiche e il corpo femminile. Il decoro con le viole e del fondo smaltato blu del piatto è quindi tipico del disegnatore, un’icona assoluta dell’Art Nouveau.
In Meeting under the palm leaves del 1951 di Jacque Majorelle (1886-1962) ritroviamo tutto l’universo del pittore. Il suo blu, le donne, il giardino, le palme che si piegano sotto i datteri. Tutto in perfetto equilibrio sotto una luce dal sapore orientale. Difatti il pittore trascorse molti anni in viaggio per l’Italia, la Spagna e l’Egitto, prima di giungere in Marocco e stabilirsi a Marrakech nel 1917.
Originario di Mosca, Serge Poliakoff (1900-1969) fuggì dalla capitale allo scoppio della Rivoluzione Russa nel 1917, abbandonando gli studi all’Accademia di Belle Arti. Dopo un breve soggiorno nell’Europa dell’Est, dove si esibì per la prima volta come cabarettista, arrivò a Parigi nel 1920. Qui incontrò Sonia e Robert Delaunay, così come con Vassily Kandinsky. Artisti che lo indirizzano verso un’astrazione fatta di forme arrotondate e angoli retti, figure asimmetriche e colori vibranti.
Il ritratto di una giovane donna con un solo occhio è tipico dello stile dell’artista cinese Sanyu (1901-1966). Nato in una famiglia che possedeva la più importante fabbrica di seta nella provincia del Sichuan (Cina), Sanyu mostrò una precoce predisposizione per le arti plastiche e imparò la calligrafia e la pittura. Trascorse un breve periodo in Giappone prima di trasferirsi in Francia nel 1923, dove strinse amicizia, tra gli altri, con Matisse. Sanyu fu così tra i primi pittori cinesi a entrare nella scena artistica francese. Il suo lavoro unisce la raffinatezza e la purezza dello stile asiatico con i codici del modernismo occidentale alla maniera di alcuni dei protagonisti della Scuola di Parigi, come Brancusi e Modigliani. Questo ritratto, dai toni pacati e armoniosi, rappresenta con finezza ed eleganza una giovane donna dalle sembianze asiatiche su uno sfondo liscio e lattiginoso.