Al via oggi, 23 novembre, la doppia proposta meneghina di Christie’s, due aste online che saranno in corso fino al 6 dicembre. Guida i cataloghi Alighiero Boetti
Sono due le aste preparate dal dipartimento di arte moderna e contemporanea di Milano per il mese di novembre che si tengono online: la 20th/21st Century (fino al 6 dicembre) e “Un Folle Amore: The Agrati Collection” (sino al 5 dicembre). Quest’ultima è la seconda tappa di tre (e l’unica online) della vendita della raccolta dei due importanti industriali, eredi ed esponenti della borghesia illuminata lombarda. La prima è stata New York (e la prossima sarà Parigi il 30 novembre). Le opere dei fratelli Agrati sono state inserite nel catalogo delle aste del 17 novembre della “20th & 21ST Century” dove hanno realizzato più di 8 milioni di dollari. Le principali: un “Concetto spaziale” di Lucio Fontana del 1953 ($1,980,000), un “Achrome” di Piero Manzoni del 1959 ($1,860,000) e un autoritratto di Andy Warhol del 1978 ($4,260,000). Unsold il Basquiat.
La collezione Agrati è nata all’inizio degli anni ’70. Tutto inizia con frequenti viaggi di lavoro a New York, dove Peppino Agrati visita le gallerie d’arte e i musei della città, affascinato dalla fiorente scena artistica del dopoguerra. Peppino fa amicizia con il leggendario mercante d’arte Leo Castelli e inizia a collezionare artisti americani rappresentati da Castelli. Peppino e suo fratello maggiore, Luigi, fanno crescere lentamente la collezione, che comprende oltre 500 opere, tra cui importanti esempi di Andy Warhol e degli artisti italiani Lucio Fontana e Piero Manzoni, legati all’Arte Povera.
Dopo la morte di Peppino nel 1990, Luigi e sua moglie Mariuccia hanno continuato a guidare la collezione, aggiungendo opere e donandone altre a sostegno del patrimonio culturale italiano.
La maggior parte delle opere della collezione sono state generosamente donate dalla famiglia Agrati alle Gallerie d’Italia, sede museale di Intesa Sanpaolo in Piazza della Scala a Milano. Da maggio ad agosto 2018 il museo ha allestito un’importante retrospettiva della collezione: L’arte come rivelazione: dalla Collezione Luigi e Peppino Agrati (approfondimento qui). Massimo Barbero, che ha curato la mostra, nell’introduzione al catalogo aveva scritto: «i due fratelli hanno condiviso un’intuizione sensibile, capace di cogliere le profondità delle immagini che stavano “costruendo” il loro tempo». Le loro acquisizioni, infatti, maturavano sempre in un rapporto stretto con gli artisti o con le gallerie che più pionieristicamente li proponevano. Erano legami di amicizia ma a volte anche di vera complicità.
Il titolo scelto dagli esperti di Christie’s per questa vendita, “Un folle amore”, è lo stesso della scultura di Fausto Melotti del 1971 parte della collezione Agrati che nel 2002 diede il titolo alla prima monografia dedicata alla raccolta curata da Germano Celant. L’opera dimostra il tipico equilibrio precario delle opere dell’artista, che disse a riguardo “rappresenta l’amore e l’amore è semplice”.
Nell’asta milanese che prende il via oggi, 23 novembre, le opere sono oltre 70, tra cui dipinti di Giacomo Balla e Alessandro Twombly, opere su carta di Mel Bochner e un folto gruppo di multipli realizzati da artisti internazionali amati dalla famiglia Agrati. Le offerte per ogni lotto apriranno a 100€. Tra i lotti principali ci sono “Double Gray Scramble” di Frank Stella, una serie di quadrati concentrici, colorati e ipnotici, stimati 70-20 mila euro, Arnaldo Pomodoro con il bronzo “Immagine trasversale” (15-20 mila) e Michelangelo Pistoletto con la serigrafia del ’71 “Pappagallo” (10-15 mila).
Il secondo appuntamento milanese è con l’arte del XX e XXI secolo. La vendita si arricchisce della collezione privata belga Le Jeune. Continua il grande clamore intorno ad Alighiero Boetti (1940-1994) che nelle settimane scorse ha visto l’aggiornamento del suo record d’asta con due mappe, una con l’oceano rosa da Christie’s a Parigi e una con l’oceano avorio da Sotheby’s a New York (8,8 milioni). Nel capoluogo lombardo compare con “Mimetico”, stimato in € 350.000-500.000.
La vendita si concentra anche su artisti italiani attivi a Roma tra gli anni Cinquanta e Sessanta, come Rotella, Dorazio, Perilli, Gnoli, Schifano e i maestri dell’Arte Povera Penone, Paolini, Calzolari, Kounellis, Boetti. La sezione moderna è evidenziata da un’iconica Piazza d’Italia di Giorgio de Chirico, nonché da un raro e delicato disegno del 1931 di Giorgio Morandi.
Piero Dorazio è in asta con “Carta segreta I”, una trama scura da cui emergono filamenti colorati: stima 100-150 mila euro. Un “Senza titolo” dai toni lisergici di Mario Schifano stima 80-120 mila e “Presence” di Peter Halley 80-120 mila. Notevole l’astrazione di Giuseppe Santomaso (Verso Siviglia, 50-70 mila), come “Axo-IX” di Victor Vasarely (50-70 mila).
Dopo la vendita delle opere della Collezione Le Jeune a Londra e Amsterdam, anche Christie’s Milano presenta ulteriori 16 opere dalla raccolta. Questa selezione offre un’opportunità accessibile sia per i collezionisti nuovi che per quelli esperti di acquisire dipinti unici, opere su carta e sculture, nonché fotografie ed edizioni da una importante collezione d’arte belga privata. Assemblata nel corso di tre generazioni da Jacqueline e Mark Le Jeune e dai loro discendenti, la collezione riflette una profonda passione per le arti e mostra il loro stretto rapporto con artisti viventi in Belgio e all’estero.
Un Folle Amore: The Agrati Collection
23 novembre – 5 dicembre 2022
20th/21st Century: Milan Online Sale
23 novembre – 6 dicembre 2022