Nato a Trieste nel 1924, Balestra era entrato nel mondo della moda quasi per caso. Vestì star come Liz Taylor, Linda Christian, Claudia Cardinale
“Ho un ego molto rigido per cui non mi accontento mai. Penso che potrei fare molto meglio. Cerco sempre di migliorarmi”. Questo diceva di sé Renato Balestra in un’intervista di qualche anno or sono. E queste parole si attagliano alla perfezione all’immagine che molti conserveranno dell’istrionico stilista, morto in una clinica a Roma all’età di 98 anni. Era nato a Trieste nel 1924, ed aveva seguito le tradizioni familiari studiando ingegneria. Poi abbandonata, per seguire le passioni per pittura e musica. Entrando nel mondo della moda quasi per caso, spinto da alcuni amici. Dopo l’apprendistato nell’atelier di Jole Veneziani, nel 1954 giunge a Roma e inizia a collaborare con personaggi come Emilio Schubert e le Sorelle Fontana.
Il debutto di sue collezioni personali risale al 1958, negli Stati Uniti, fra New York e Los Angeles, dove incontra il mondo dorato di Hollywood. È lì che Balestra incontra e veste star del calibro di Natalie Wood, Liz Taylor, Linda Christian, Zsa Zsa Gabor, Claudia Cardinale. Dieci anni dopo è già un nome celebre, distribuito in diecine di grandi magazzini americani. Veste regine, principesse e first lady, sfila in tutto il mondo, dal Giappone alla Cina, dove ottiene il titolo di Professore Onorario della Beijing Fashion Academy.
Nel 2015, a Londra, viene premiato dall’Asian Couture Federation (ACF) con il titolo di International Couturier Extraordinaire e viene invitato a diventare membro della Federazione. I funerali si terranno a Roma il 29 novembre alle 12 nella chiesa di Santa Maria del Popolo.