A Colonia, l’arte non si ferma. Concluse le aste di antico, da Lempertz sono alle porte quelle di arte moderna e contemporanea. Appuntamento per il 2 e 3 dicembre
Masterpiece del catalogo sono due sculture in bronzo di Alberto Giacometti. Si tratta del progetto per un monumento per Gabriel Péri ideato per una piazza e realizzato nel 1946 dal grande scultore del Novecento, detentore del prezzo record per una scultura venduta in asta e da sempre amatissimo dai collezionisti.
Il “Progetto” rappresenta un’importante pietra miliare nell’opera dell’artista. È in questa occasione che Giacometti realizza per la prima volta il soggetto dell’uomo che cammina, che diventerà decisivo nel prosieguo dell’opera dell’artista e che culminerà nella sua opera più famosa “L’homme qui marche” a grandezza naturale del 1960. Subito dopo la fine della seconda guerra mondiale, in Francia furono avviati numerosi progetti artistici per onorare le vittime e gli eroi della Resistenza. Nel 1946 il quotidiano “L’Humanité” indisse un concorso per onorare il giornalista e deputato comunista Gabriel Péri (1902-1941), che era stato arrestato e ucciso dai tedeschi durante l’occupazione nazista. Il progetto prevedeva un monumento a Péri di fronte alla stazione di Saint-Lazare (oggi Place Gabriel Peri). Il luogo era stato scelto perché questa stazione era il capolinea dei treni che servivano Argenteuil, città di cui Gabriel Péri era deputato. Ma il concorso non fu mai concluso e l’idea del monumento fu conseguentemente abbandonata. E’ rimasto però il progetto che la casa d’aste tedesca ha stimato € 1.800.000 – € 2.000.000.
L’architetto americano Paul Nelson avrebbe dovuto progettare la base. Il concept originario del “Projet pour un monument pour Gabriel Péri”, che Alberto Giacometti aveva realizzato senza il coinvolgimento di Nelson, è rimasto nel suo studio come modello in gesso. Successivamente è passato a suo fratello Diego, così come il modello “Projet pour une place”, anch’esso creato in questo contesto. Nel 1993/94 sono state realizzate versioni in bronzo di questi due importanti gessi, ciascuno in un’edizione di otto calchi. La scultura combina la forma arcaica di una stele verticale con la figura umana così caratteristica dell’opera di Giacometti. La silhouette snella e completamente allungata dell’uomo che cammina rappresenta l’importante passaggio al suo stile maturo.
In ordine di prezzo, citiamo subito Jean-Paul Riopelle. Gli amanti dell’artista canadese dovranno attendere fino quasi alla conclusione dell’asta per incontrare il suo capolavoro “Automne II – Symphonie”, dominato da un rilievo cromatico radioso. Si trova al lotto 80 e la richiesta è di € 600-700.000.
Tra Francia e Spagna
Tra gli highlight anche “Dans la rue” di Georges Seurat. Realizzato tra il 1882 e il 1883 è uno dei pochi paesaggi urbani puri del grande artista francese della scuola puntinista. Sono rappresentati i flaneur che passeggiano lungo la strada; per realizzare le figure Seurat si avvalse dei numerosi schizzi a matita che aveva realizzato riguardo i flaneur maschili e femminili nel periodo 1882-84. Stima € 150-200.000.
Rimanendo in ambito francese, citiamo Paul Cézanne che è in catalogo con un acquerello e grafite su carta velina intitolato “Entrée de maison et arbres” (1895-1900). Realizzato probabilmente nella campagna dell’Ile-de-France o in Provenza, l’acquarello appartiene a un gruppo di opere su carta che collegano paesaggi boschivi con elementi architettonici selezionati armonizzando così forme rettangolari e vegetal (€ 130-150.000).
Non può mancare Pablo Picasso, altro titano dell’arte moderna insieme a Giacometti. Sei le sue opere in asta, tra disegni e ceramiche. La prima, del 1954, è “Tarasco”, brocca in ceramica, argilla bianca con pittura ad engobbio rosso bruno, nero e grigio parzialmente smaltata di bianco. “Tarasque”, secondo una leggenda del XIII secolo era un drago che compiva i suoi atti malvagi contro la città di Tarascon. Esso trovò pace dal canto di Santa Marta che lo domò. Valore di partenza € 80-90.000.
La seconda, “Char et personagges”, è un pennello e china con disegno a penna su carta velina firmato dall’artista spagnolo e datato 8.3.67. Quando ha realizzato questa opera Picasso aveva 86 anni ed era sposato con Jacqueline Roque, la sua settima compagna. Il disegno può anche rappresentare un’allusione sottilmente umoristica alla sua situazione e all’estrema differenza di età tra lui e la sua consorte, la quale aveva metà dei suoi anni. La stima è di € 250-300.000.
“Bouquet di fiori” del 1946 è il disegno a gessetto colorato realizzato da Picasso con dedica “Louis Fort”. Le linee a zig-zag e le forme triangolari aprono il senso dello spazio esaltato dal volume che emerge nel gioco reciproco dei colori audaci. I fiori, che riempiono quasi completamente il foglio attraverso la loro composizione a forma di V, esplodono nel loro slancio verso l’alto e sono coronati dal nome “Louis Fort”, ossia lo stampatore di molte delle opere grafiche più importante dell’artista spagnolo. E’ offerto a € 150-160.000.
Arte tedesca
Passando all’arte tedesca, citiamo subito la pittrice espressione Gabriele Münter. Compagna di Kandinskij, fondò insieme a lui e Franz Marc il movimento artistico Der Blaue Reiter (Il cavaliere azzurro). Con una stima di € 300-350.000 emerge “Häuser am Wald” del 1911, realizzata a Murnau am Staffelsee. Nello stesso anno Lovis Corinth realizza l’opera “Meißener Schale mit Teerosen”. Le nature morte erano uno dei soggetti privilegiati da Corinth. Questa natura morta floreale, presentata su un panno drappeggiato, attrae perché rivela la volontà di Corinth di raggiungere la pittura pura. La stima è di € 250-350.000. Fiori, anche se non protagonisti, per Anton Räderscheidt pittore tedesco, figura di spicco della Nuova Oggettività in asta con un olio su tavola di legno del 1923 intitolato “La lettera” (€ 80-100.000).
Tre le opere di Alexej von Jawlensky, pittore russo naturalizzato tedesco. “Mysticher Kopf: Kopf in Lila und Blau” del 1917, un olio su cartoncino che appartiene alla serie “Mystiche Kopfe” realizzate nel corso del soggiorno dell’artista a Zurigo e Ascona, quota € 300- 400.000. A seguire “Blumen in Krug” del 1915 (€ 180-220.000). Le nature morte sono state un soggetto ripetutamente dipinto dall’artista, inizialmente ispirato da Cézanne. In questa operaha rinunciato alle linee di contorno e ha utilizzato un pennello largo per applicare i colori diluiti in modo sfumato e morbido. Ultimo lotto di von Jawlensky è “Kopf” del 1913. Questa testa femminile racchiude in sé tutti i tratti caratteristici dell’opera dell’artista maturata nel corso degli anni. Von Jawlensky al pari di Gabriele Münter e Vasilij Kandiskij, suoi amici e colleghi, ha perseguito solo alcuni temi visivi: il paesaggio, la natura morta e, soprattutto, l’immagine umana. Questo iconico ritratto stima € 300-400.000
Contemporary
Passando all’arte contemporanea, si segnalano “N-Komplex” di A.R. Penck del 1976 (€ 150-200.000) e le 60 cartoline dell’artista giapponese On Kawara “I Got Up”, indirizzate ad Helena Kontova di Flash Art (stima € 70-90-000). Protagoniste di una mostra recente a New York nel 2015 presso The Solomon R. Guggenhein Foundation, sono considerate l’espressione più personale e intima delle sue opere. I Got Up è parte di un pezzo continuo prodotto dall’artista tra il 1968 e il 1979 dove On Kawara inviava a due diversi amici o colleghi una cartolina illustrata, ognuna con l’ora esatta in cui si trovava.
Made in Italy
Sul fronte italiano emerge il bronzo intitolato “Composizione” di Marino Marini realizzato nel 1956. L’artista pistoiese ha incentrato la sua opera su due temi centrali: il mondo delle danzatrici e degli acrobati e i cavalieri con i loro cavalli. Questa scultura raffigurante un cavallo caduto con cavaliere appartiene al secondo gruppo. Dopo la seconda guerra mondiale Marini cominciò a realizzare cavalli maltrattati o impennati. Nel 1955 un’ulteriore svolta quando l’artista cominciò a raffigurare cavalli in caduta con cavalieri barcollanti che riescono appena a mantenere la presa (€120-150.000).
Con l’opera “Senza titolo” di Claudio Parmiggiani realizzata nel 2018 arriviamo ai giorni nostri. L’artista, con alle spalle cinquant’anni di attività, è sempre rimasto fedele ai suoi temi distintivi. Famoso per le sue grandi installazioni, spesso raffiguranti frammenti (schegge di vetro) o temi poetici (arpe con farfalle), realizza un’arte dominata dai motivi dell’assenza e dell’esplorazione del ruolo dell’individuo nel mondo. Non è da meno l’opera che verrà battuta a una stima di € 30-40.000.
Tra i protagonisti delle Day Sale del 3 dicembre l’artista newyorkese Kenny Schachter, con una offerta di NFT che sarà possibile acquistare tramite cryptovaluta.
SFOGLIA I CATALOGHI:
Auction 1211 – Evening Sale – Modern and Contemporary Art
2 dicembre 2022, ore 18.00
Auction 1212 – Day Sale – Modern Art
3 dicembre 2022, ore 11.00
Auction 1212 – Day Sale – Contemporary Art
3 dicembre 2022, ore 14.00