Si è da poco conclusa la Milano Drawing Week (19-27 novembre 2022), un progetto della Collezione Ramo che ripercorre, all’interno di dodici gallerie milanesi, il dialogo tra moderno e contemporaneo nelle opere grafiche su carta.
In questa seconda edizione Collezione Ramo identifica ancora una volta nella città di Milano un terreno fertile per formare una costellazione di mostre che mette in luce il medium artistico più intimo che esista: quello del disegno. Lo fa in una serie di mostre che, in alcuni casi, si protraggono oltre il termine della manifestazione.
Tra gli artisti contemporanei presenti Stefano de Paolis, Zoe Williams, Vijay Masharani, Carlo e Fabio Ingrassia, Dasha Shishkin, Monster Chetwynd, Lily van der Stokker, Ignacio Uriarte, Alek O., Marta Roberti e Carlo Cossignani, le cui opere sono in dialogo con quelle dei grandi maestri del secolo scorso Fabio Mauri, Carol Rama, Lucio Fontana, Medardo Rosso, Mino Maccari, Massimo Campigli, Vincenzo Agnetti, Irma Blank, Giacomo Balla, Sandro Chia, Mario Radice e Adolfo Wildt. Gli artisti stranieri volgono uno sguardo fresco all’arte del disegno italiana, priva di ogni preconcetto e osservata da un punto di vista che si stacca e prende forme nuove.
L’esposizione ha incluso la mostra di Lily van Der Stokker, I am going to sleep now, all’interno della galleria Kaufmann Repetto dove l’artista, tra fiori e quiete, è autrice di un disegno primitivo, dove l’arte diventa una scena domestica e il disegno è il fulcro del processo creativo. Il titolo è tanto ironico quanto universale e diventa emblema di tutta l’opera dell’artista olandese.
La galleria Giò Marconi presenta invece la collezione Pickles di Dasha Shishkin, nella quale l’artista gioca con una componente densa di inventiva e splendore, comico e grottesco che si mescolano.
Vijay Masharani crea delle mappe neuronali in grafite, esplosioni ascendenti in cui il disegno viene fuori e crea un transfert psicologico. Non sono delle narrative ma dei fili. Trasmettere diventa istintività. La sua consapevolezza muta in uno spostamento intenzionale, la solidità delle figure varia in una moltitudine di connessioni che si trasforma in un segno preciso e netto, il graffio viene assorbito nella carta. Il legame che l’artista stabilisce con Fontana non è tanto nella scelta stilistica quanto mentale, in termini di rigore nelle dimensioni di spazio e tempo. Le sue opere per l’occasione sono ospitate da Clima Gallery.
Stefano De Paolis afferma di percepire il disegno come pensiero immediato. La sua ricerca tra fantascienza e realtà si relaziona a un tratto di matita quasi impercettibile, è un immaginario onirico che si lega a un’architettura razionale. È una sintesi in cui coesistono fumetto e animazione che si unisce a una componente emotiva potente.
Da Gregor Straiger, nell’opera di Monster Chetwynd si osserva un legame forte con diversi artisti del ‘900 italiano tra cui Morandi, Pasolini e Campigli. Lo sviluppo collettivo è al centro del lavoro dell’artista inglese, che percepisce il disegno come arte politica.
Zoe Williams, all’interno della galleria Ciaccia Levi, omaggia Carol Rama inserendo all’interno della sua arte diversi elementi della pittrice italiana anche anatomici, strambi, in cui si mescolano oggetto e umano.