Il Rijksmuseum di Amsterdam sta ultimando i preparativi per la più grande mostra mai realizzata su Johannes Vermeer, in programma dal 10 febbraio al 4 giugno 2023. Non mancano però le polemiche.
In modo particolare aleggiano alcuni dubbi sull’attribuzione di tre opere che il Rijksmuseum ha indicato come Vermeer autentici, ma che altre istituzioni invece vedono piuttosto come realizzate da artisti a lui vicini. Si tratta di Girl with a Flute, Saint Praxedis e Young Woman Seated at a Virginal. Ognuna di queste, in tempi e modalità diverse, ha ottenuto la certificazione di autentico Vermeer proprio dal museo olandese.
Qualcuno potrebbe ritenere esiguo il numero di opere contestate, solo tre. Eppure anche un nucleo così piccolo può fare la differenza quando l’artista in questione, Vermeer per l’appunto, ha dipinto solo 36 opere. O almeno queste sono le sue tele giunte a noi. L’ambizione del Rijksmuseum, come abbiamo raccontato in questo articolo, è di esporne almeno 28. Ecco dunque che anche solo tre opere possono fare la differenza.
Di particolare attualità la discussione attorno a Girl with a Flute. L’opera è infatti al momento esposta alla National Gallery of Art di Washington, DC nel contesto della mostra I segreti di Vermeer. E il cartellino espositivo, frutto delle ricerche degli esperti curatori del museo, la etichetta come un lavoro di studio. Non di Vermeer, dunque, ma di un suo collaboratore. Risale infatti ad ottobre la dichiarazione di Marjorie Wieseman, curatrice della National Gallery of Art, che ha riportato l’esito delle analisi scientifiche e artistiche.
Secondo le quali l’autore del quadro avrebbe sbagliato la stratificazione dei pigmenti, fattore che ha portato a una resa grossolana della finitura pittorica. Approssimazione teoricamente estranea alla pennellata precisa di Vermeer. Il Rijksmuseum però fa orecchie da mercante e rifiuta il declassamento, continuando a sostenere che l’opera sia stata realizzata da Vermeer. Addirittura Pieter Roelofs, co-curatore del museo, ha affermato che ogni “dubbio scomparirà durante il volo sopra l’oceano“.
Controversie attributive che coinvolgono anche Saint Praxedis. L’opera, copia di un lavoro dell’artista italiano Felice Ficherelli, presenta infatti una firma difficilmente identificabile. Tanto che il dipinto è stato escluso dalla mostra Young Vermeer, che ha viaggiato a L’Aia, Dresda ed Edimburgo tra il 2010 e il 2011. Ma nel 2014 Saint Praxedis è stato venduto da Christie’s per 7,2 milioni di sterline come un autentico Vermeer. Fondamentale in tal senso l’analisi tecnica eseguita proprio dal Rijksmuseum.
E infine dubbi anche per l’ultima opera aggiuntasi alla mostra: Young Woman Seated at a Virginal (1670–72). Nonostante alcuni dubbi iniziali sulla sua autenticità, nel 2004 Sotheby’s l’ha proposto in asta come un autentico Vermeer e l’ha venduto per 19 milioni di dollari. Ovviamente il Rijksmuseum si era detto favorevole a tale attribuzione.