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Meraviglie della tecnica. Un raro coltello da frutta musicale in asta da Wannenes

Wannenes ha in calendario per il 12 dicembre a Milano una vendita di “Orologi da tasca e da appoggio”, con pezzi rari considerati dei veri unicum nel loro genere

Il catalogo raccoglie 280 lotti e propone orologi con modelli che vanno da offerte libere fino a marchi di grande valore e oggetti d’arte introvabili quanto eccezionali. Si annovera proprio in questa categoria della “eccezionalità”  un coltello da frutta musicale con orologio realizzato probabilmente da Piguet e Meylan per il mercato cinese tra il 1805 – 1815 circa (lotto 173, stima 20.000 – 30.000 euro). È un oggetto inusuale, destinato a essere collezionato più che per l’uso quotidiano da raffinati  connoisseur che erano deliziati dall’idea di possedere un oggetto capace di unire la complessa evoluzione tecnologica alla bellezza estetica.

La maggior parte dei coltelli da frutta musicali possiede una lama singola, mentre il lotto in asta è dotato di doppia lama. Questa particolarità lo colloca, insieme ad altri tre modelli con la stessa caratteristica, in quella stretta cerchia di manifatture uniche al mondo. Tra gli esemplari noti: il primo si trova nella collezione di orologi di Sir David Salomons al L.A. Mayer Museum for Islamic Art di Gerusalemme ed è stato precedentemente conservato nella collezione di Gustav Loup. Il secondo coltello, gemello del nostro, è conservato nella raccolta del Museo Patek Philippe a Ginevra. Il terzo, invece, è stato esitato da Sotheby’s “Important Watches”, il 13 maggio 2018 a Ginevra (lotto 200) ed era probabilmente la copia di quello di proprietà di Sir David Salomons.

Il coltello da frutta in vendita è dotato di un orologio con movimento a cilindro progettato e realizzato da Antoine Favre nel 1796 ed è anche arricchito da un carillon a pettine a sei denti nascosto all’interno dell’impugnatura azionabile con un piccolo pulsante posto lateralmente. Quest’opera d’ingegneria in miniatura ha permesso di incorporare in un oggetto di uso quotidiano piccolissimi carillon che utilizzano il corpo del manufatto come cassa di risonanza. Il manico in oro giallo, finemente decorato, presenta smalti taille d’épargne e piccole perle su sfondo blu da un lato, mentre dall’altro propone al centro un pannello in smalto rosa raffigurante una natura morta con un cesto colmo di frutta e pavoncelli svolazzanti. I lati sono ornati con chevron incisi ed è corredato, come già specificato, da due lame pieghevoli di cui una in oro con punzone ed una in acciaio. La leggenda vuole che la lama d’oro fosse destinata al taglio della frutta, mentre la lama in acciaio per recidere i fiori. Scostando il pannello inferiore dal lato principale si scopre il piccolo quadrante dell’orologio per la lettura delle ore. Il lotto è stato restaurato completamente prima della messa in asta dal maestro orologiaio Ribolini Gabriele e al momento risulta essere l’unico modello del suo genere disponibile sul mercato mondiale.

Lotto 183

Passando agli orologi da tasca, si segnala il Breguet del 1820 circa (lotto 183, stima 15.000 – 20.000 euro). Dotato dell’infrequente movimento prodotto da Piguet & Meylan (monogramma PM) con suoneria indipendente ore e quarti grand e petite sonnerie al passaggio, ripetizione suoneria ore e quarti a pulsante nel pendente, leva di selezione grande e petite sonnerie.

Altro pezzo unico del 1933 il Vacheron Constantin in stile Art Déco prodotto da Philippe René Jaccard (lotto 279, stima 48.000 – 65.000). Presenta una cassa architettonica in blocchi di cristallo di rocca trasparenti e poggia su un basamento in legno ebanizzato con piedini e struttura in metallo cromato. Dotato di movimento schelettrato con scappamento a forza costante e supportato da 30 giorni di carica.

Da accurate ricerche risultano solo quattro esemplari al mondo con cassa di forma differente e movimento schelettrato brevettato da Philippe René Jaccard, brevetto che fu depositato il 20 agosto 1929.

Lotto 279

Altrettanto degni di nota tre Boulle di pregiata fattura. Un orologio da collo, pendente in oro e smalti di provenienza Svizzera, realizzato nel 1790 circa da Francois Alex Monnier (lotto 164, stima 800 – 1.800 euro), sempre elvetico, ma risalente al 1780 circa un Berthoud, orologio da collo, pendente in oro e smalti con movimento a verga firmato Berthoud à Geneve (lotto 165, stima 800 – 1.800 euro) e per concludere un orologio da collo a boulle in oro e smalti firmato Jacques Patron nel 1790 circa (lotto 166, stima 600 – 1.200 euro).

Lotto 164
Lotto 165
Lotto 166

Di tipica manifattura ginevrina è anche un raro orologio da tavolo in oro giallo con cassa a forma di lira del 1800 circa (lotto 172, stima 2.400 – 3.400 euro). Il fronte, in smalto rosso su sfondo guilloché, mette in risalto la decorazione di piccole perle degradè e deliziose decorazioni a tema floreale con piccoli racemi incisi a bulino. Sul retro, una grande lira stilizzata in smalto blue royal su sfondo guilloché, decorata anch’essa con una doppia fila di perle, fa da padrona della scena ed è affiancata da un medaglione centrale raffigurante un giovane fanciullo con cornucopia mentre cavalca un delfino. La base con smalto in contrasto è decorata con un piccolo diamante centrale. Il segna tempo è dotato di quadrante anonimo con numeri arabi per le ore, lancette in acciaio brunito e movimento a verga con suoneria ore e quarti su campana, azionabile premendo il pendente.

Lotto 172

 

ASTA 435

OROLOGI DA TASCA E DA APPOGGIO

Auditorium
Via Amedei 8, Milano
12 DICEMBRE 2022

ESPOSIZIONE
9 – 11 DICEMBRE 2022
Palazzo Recalcati
Via Amedei, 8. 20123 Milano
10.00 – 13.00 | 14.00 – 18.00

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