Una vendita letteralmente esclusiva sul Marketplace del Corriere della Sera. Uno dei più importanti artisti italiani sulla scena internazionale, Marcello Lo Giudice, offre due suoi quadri, associati ai relativi NFT, per finanziare progetti ecologici insieme al principe di Monaco Albert II (base d’asta: 55 mila dollari l’una). Inoltre viene proposta una serie di NFT statici Pollution Collection, con prove virate sulla tavolozza base del blu (i soli 6 esemplari di questa serie partono dal prezzo base di 2.590 dollari).
L’asta è online dal 15 al 22 dicembre 2022 sul Marketplace di Corriere Art Collection.
Lunedì 19 dicembre, nella Sala Buzzati della sede del Corriere della Sera (Via Eugenio Balzan 3, Milano), ci sarà un cocktail nel quale il Maestro siciliano farà gli auguri del Santo Natale.
ART COLLECTION – EDEN: https://artcollection.corriere.it/release/eden-1
Nei quadri vibranti di Lo Giudice questa ricerca del “tempo perduto” è resa possibile grazie al ricongiungimento con la natura. Perché? Del ritorno alla stessa, la natura ci aiuta a trovare il senso più puro delle nostre esistenze e della salvaguardia dell’ambiente. Negli anni ’60, artisti come Joseph Beuys, gli artisti della Land Art e dell’Arte Povera si sono occupati della problematica ecologista, ma Marcello Lo Giudice è però un ecologista più moderno.
A scrivere queste parole era lo scrittore Giorgio Pressburger, nel 2014, come commento al ciclo a cui Marcello Lo Giudice stava lavorando al tempo, gli Eden. Questi lavori sono rappresentazioni vibranti di colore puro, vedute di pianeti lontani o di orizzonti vicini, scontri di materia e luce che sembrano volere aprire un nuovo sguardo al mondo e alla pittura. Infatti in essi convive l’esaltazione dell’elemento naturale, trasfigurato, e la riflessione sulla materia, intesa sia come parte della natura che come strumento artistico.
https://artcollection.corriere.it/artwork/pollution-3-9
Un connubio che bene esalta il valore di Lo Giudice come artistica di ricerca e attento abitante del pianeta terra. A testimonianza di ciò anche l’intesa artistica e personale con il principe Albert II di Monaco. Tanto che insieme a lui ha realizzato alcuni progetti a salvaguardia dell’ambiente marino del mar Mediterraneo.
Con questo medesimo spirito Marcello Lo Giudice ha creato delle opere NFT sulla base di due suoi quadri imponenti di 140×140 cm l’uno. Esposti, tra l’altro, in occasione delle mostre a Palazzo Reale di Milano (Sun and Oceans Paintings, 2021) e alla Biennale di Venezia 2022, sull’isola di San Servolo. Gli NFT animati, insieme alle due opere fisiche, sono offerti in vendita dal 15 al 22 dicembre sul Marketplace di Corriere Art Collection, al prezzo base di 55 mila dollari l’una.
“…Tele intese come “finestre”, zone di fiato, aperte sull’interiorità immaginifica di Eden disabitati. Il fuoco della sua pittura brucia e alimenta ascensioni sulla volta celeste partendo dalla linea analitica del colore blu e delle sue varianti.
Un colore, quest’ultimo, devoto all’assoluto; citato dal Nostro per conferire una connotazione spaziale u-topica: «L’infinito blu, da Giotto a Klein a Lo Giudice»
Vincenzo Consolo
https://artcollection.corriere.it/artwork/eden-purple-6
Inoltre è proposta una serie di NFT statici Pollution Collection, con prove virate sulla tavolozza base del blu. I soli 6 esemplari di questa serie partono dal prezzo base di 2.500 dollari. La poetica rimane quella cara all’artista: esaltare e proteggere l’ambiente naturale, mostrando i diversi colori della terra e allo stesso tempo l’inquinamento crescente.
Parte del ricavato della vendita sarà devoluta dall’artista a sostegno della biodiversità e delle aree marine protette del Mediterraneo.
L’iniziativa – ideata da CorriereArt e ArtsLife.com – si inserisce in contesto di spostamento del gusto da parte di artisti e collezionisti del mondo NFT, che cominciano ad apprezzare di più gli interventi digitali di Fine Arts piuttosto che le celebri scimmiette della Crypto Punk. E in effetti, grandi figure come Damien Hirst, Takashi Murakami e Jeff Koons hanno aperto la strada a una tendenza che con Lo Giudice trova un nuovo, affascinante capitolo.
“…la pittura di Marcello Lo Giudice è un ritorno alle sorgenti immemorabili dell’informale materico ci dà l’eccezionale opportunità di un ritorno sulla verità del nostro essere. Tentiamo, se ne abbiamo ancora il tempo, di affrontare questa intima esperienza di igiene della visione. E’ come uscire dall’inquinamento della città per ritrovare la purezza della natura delle origini. Un viaggio senza passato né futuro nell’eterno presente della geologia trionfante dei nostri sentimenti…”
Pierre Restany
https://artcollection.corriere.it/artwork/pollution-2-8