Il favoloso mondo di Yuko Higuchi, in libreria un volume per scoprire l’universo di un’artista popolato da animali fantastici e bambine misteriose
Quello dell’illustratice giapponese Yuko Higuchi è un mondo bizzarro e personale, popolato da animali e strani personaggi che si rincorrono come in un cabinet de curiosités, con accostamenti imprevedibili e misteriosi. L’artista ha saputo sfruttare l’onda dei social media per imporsi come artista amata in patria da una nutrita nicchia di fedelissimi ammiratori e nell’industria internazionale della moda e del design, arrivando a collaborare con grandi nomi del fashion e del luxury, come Gucci che l’ha resa famosa anche al di fuori dei confini del Sol Levante (se cercate su internet notizie su di lei troverete, per ora, principalmente notizie legate alle capsule collection del brand fiorentino).
Ora in Italia arriva in libreria un volume che raccoglie tutti i lavori più rappresentativi, Il favoloso mondo di Yuko Higuchi (Ippocampo), per permettere anche al pubblico occidentale una full immersion nel suo mondo visionario e onirico.
In questa galleria fantastica ci sono gatti e conigli antropomorfi, vestiti con divise scolastiche o abiti vittoriani, ragazzine dall’aria innocente ma furbetta, animali tentacolati e funghi che camminano, camaleonti, gufi, pinguini e pangolini da coccolare, protagonisti di tableau misteriosi e inquietanti, con un fascino magnetico; c’è il mondo delle fiabe, in sospeso tra scenari horror e tenerezze infantili.
I disegni in bianco e nero richiamano la stampe e illustrazioni ottocentesche (le opere monocrome sono realizzate con penna Rotring su carta di riso washi), accanto a questi possono comparire colori stesi a tinte piatte, come fondi rosa cipria e giallo pallido, o velature acquarellate stese come in pellicole imbibite. C’è in tutti questi lavori un fascino retrò e sbilenco, in cui si impastano citazioni ed elementi personalissimi, ossessioni antiche e contemporanee. Tutto sembra essere al posto sbagliato, funghi velenosi che diventano riparo e nascondiglio, bambine con tentacoli al posto delle gambe, pesci a passeggio con i gatti, come nel mondo dei sogni l’incongruenza diventa una regola che permette alla fantasia di costruire nuovi scenari con dinamiche tutte nuove.
Le illustrazioni dell’artista giapponese guardano ad artisti del genere entrati ormai nella storia, come Arthur Rackham con i suoi boschi stregati, Richard Scarry (quello di Sandrino), Louis Wain con i suoi gatti elettrici, naïf e umanizzati (non a caso, per il biopic The Eletrical Life of Louis Wain ha realizzato una delle locandine), o Nick price, non si può non pensare alla copertina di Never For Ever di Kate Bush, ma non manca uno sguardo a protagonisti dell’arte contemporanea come Yayoi Kusama. «Spesso – ha scritto Yuko Higuchi – i miei disegni si ispirano a storie ambientate in mondi immaginari, che hanno come protagoniste bambine trasportate in luoghi “altri”, come Alice nel Paese delle Meraviglie. I bambini sanno essere egoisti e crudeli. Del resto, ero così anche io. Vivono in una dimensione diversa dalla nostra, in un mondo di fantasia, e hanno reazioni e comportamenti tutti loro».
Ecco quindi un numero indefinito di mondi collidere tra loro, per germogliare grazie al tratto minuto e particolareggiato di Yuko Higuchi in un nuovo carosello di sogni su carta, porte su piccoli noir vittoriani dal sapore dispettoso e malsano. A chiudere il libro sono presentate anche alcune delle partnership che l’artista ha siglato con marchi famosi della moda come Uniqlo e Rock your Baby, e un tour nel suo atelier, tra libri, bozzetti e strumenti di lavoro. Doppio slurp!