La Libreria Bocca di Milano ospita la personale di Vera Lini, Dark and Light Peach Blossoms, a cura di Vera Agosti. I boccioli di fiori di pesco sono per la fotografa milanese, che si fa conoscere artisticamente utilizzando uno pseudonimo, un simbolo di delicatezza e fragilità e rappresentano metaforicamente il dialogo tra l’uomo e la natura. Esposti oltre 30 scatti. In vetrina alcune prove stampate su plexiglass. Dal 25 gennaio al 12 febbraio 2023.
Le immagini di rami delicati costellati da gemme evanescenti raffigurano qualcosa di etereo e luminoso, fragile e lieve. Si tratta di una bellezza temporanea, fugace e cangiante, che ha nel movimento e nella transitorietà la sua essenza. Siamo quindi vicini al pensiero orientale sotteso a questo concetto. In Giappone, per esempio il Bello è “nascosto” dal simbolo.
Mono No Aware significa letteralmente “percezione della caducità” ed è ben intesa negli Haiku, le brevi e malinconiche poesie spesso dedicate alla contemplazione della natura. Aware è ogni cosa che è destinata a trasformarsi nel generale ciclo continuo, compreso l’uomo. Dunque la bellezza trascende la pura forma fisica del corpo che assume transitorietà. Il Bello in Asia è lo sfondo apparentemente vuoto degli scenari naturali. Anche il motivo dei fiori di pesco rientra nella tradizionale iconografia d’Oriente.
Vera Lini presenta due serie dei medesimi soggetti, una in bianco e una in nero, come a voler testimoniare la doppia anima della ricerca sulla natura. Il bianco della purezza esprime gioia e serenità. Il nero allude a quel qualcosa di tremendo che si nasconde a volte nella bellezza caduca, misteriosa ed oscura.
Le fotografie sono state lavorate in post-produzione, in modo da raggiungere un linguaggio il più possibile essenziale. Vera Lini è anche un architetto e una certa impostazione geometrica della composizione tradisce questa sua attività. I rami e le foglie diventano segni grafici, una sorta di scrittura del meraviglioso libro della natura.