Si tratta di un disegno preparatorio realizzato da un giovane Anthony Van Dyck tra il 1615 e il 1618. Dopo essere stato disperso a lungo e ritrovato in una fattoria vicino a New York, l’opera sarà venduta da Sotheby’s il 26 gennaio 2023 durante la Master Paintings Part I. La stima è di 2-3 milioni di dollari.
A New York è iniziata la Master Week di Sotheby’s, in programma dal 18 al 30 gennaio. Le nove vendite in programma dovrebbero garantire un incasso record alla maison per quanto riguardo il format, con le stime che al momento superano i 100 milioni di dollari. All’asta tanti capolavori Old Masters, tra i quali spicca Salomè con la testa di San Giovanni Battista (di cui abbiamo parlato in questo articolo) di Peter Paul Rubens.
Ma sono tante le opere in catalogo che si portano dietro un’elevata valutazioni e interessanti storie da raccontare. Tra queste lo Studio per San Gerolamo di Sir Anthony Van Dyck, un’opera rarissima e riscoperta di recente.
Si tratta di uno degli unici due grandi studi realizzati su modelli dal vivo per l’artista fiammingo. Questo fu probabilmente eseguito tra il 1615 e 1618, quando il giovane Van Dyck lavorava al fianco di Peter Paul Rubens ad Anversa. Il disegno era stato pensato come propedeutico alla realizzazione del dipinto dedicata a San Girolamo, oggi conservato Museo Boijmans van Beuningen di Rotterdam.
Ma, oltre all’importanza storica, è anche la vicenda vissuta a renderlo interessante. L’opera è infatti stata ritrovata, sul finire del XX secolo, in un capannone agricolo di Kinderhook, New York. A ritrovarlo il collezionista Albert B. Roberts, appassionato di opere “perdute”, tanto da descrivere la sua collezione come “un orfanotrofio per l’arte perduta e abbandonata“.
Convinto dell’importanza dello schizzo, lo acquistò per 600 dollari. Un grande colpo, dal momento che poco dopo è stato riconosciuto come un’opera autografa di Van Dyck dalla storica dell’arte Susan J. Barnes. La stima che ne fa oggi Sotheby’s è di 2-3 milioni di dollari.
Ora l’opera lascerà la collezione di Roberts, come fosse un’opera adottata da un nuovo collezionista. Una parte dei ricavi della sua vendita, come ultimo gesto solidale, andrà a beneficio della Albert B. Roberts Foundation Inc., che fornisce sostegno finanziario ad artisti e altri creativi.