La street artist Laika ha “dedicato” a Messina Denaro la sua ultima opera raffigurante il piccolo Giuseppe Di Matteo, figlio del collaboratore di giustizia Santino, ucciso e sciolto nell’acido dalla mafia l’11 gennaio del 1996. Il poster è stato affisso proprio di fronte il carcere dove il boss della mafia si trova in regime 41BIS
Life is not a game
Tra pochi giorni – precisamente il 2 febbraio – uscirà al cinema “Life is not a game“, il film documentario dedicato al suo sguardo creativo su questi ultimi anni a dir poco “caotici”. Il racconto di anni dove i suoi blitz notturni scandiscono altrettanti temi della storia recente, dagli effetti della pandemia fino alla violenza che la polizia ha esercitato sui migranti che provano il cosiddetto “Game”, come viene definito il tentativo di attraversare il confine con la Croazia.
La sua arte di strada non insegue il facile sensazionalismo sui social che caratterizza una certa street art degli ultimi tempi ma ha sempre il fine ultimo di una denuncia sociale o di una riflessione profonda. In questo caso oltre la denuncia, dall’ultima azione clandestina di Laika traspare anche una profonda rabbia: il successo ottenuto alla Festa del Cinema di Roma evidentemente non ha cambiato l’anima genuina della sua arte.
Il poster di fronte al carcere dove è rinchiuso Messina Denaro
La sera del 22 gennaio, tra Scoppito e la località Costarelle di Preturo, a pochi metri dalla Casa Circondariale de L’Aquila è apparsa una nuova opera dal titolo “Mafia Sucks”. Il poster raffigura Giuseppe Di Matteo, figlio del collaboratore di giustizia Santino, ucciso e sciolto nell’acido dalla Mafia l’11 gennaio del 1996.
Il bambino è ritratto sul suo cavallo, mentre festeggia la cattura di Matteo Messina Denaro, detenuto nel carcere abruzzese in regime 41BIS. Proprio a Messina Denaro infatti è “dedicato” il poster:
“A Matteo Messina Denaro auguro di vivere più giorni possibile nelle sue condizioni, sapendo adesso, che proprio fuori dalla sua “gabbia” c’è raffigurata una delle sue vittime che esulta per la sua cattura. Dedico quest’opera a Giuseppe ma anche a Nadia Nencioni, a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. A tutte le vittime di mafia”.
Uno schiaffo che riporta alla cruda realtà
Una presa di posizione forte, uno schiaffo che riporta alla cruda realtà dopo la versione “romanzata” dei particolari usciti sui giornali – dai capi firmati al poster di Joker – che sembrano quasi enfatizzare il personaggio.
l titolo dell’opera racchiude esplicitamente il suo significato. “La mafia fa schifo – afferma Laika – non credo servano molte altre parole“.
La Street Artist romana poi aggiunge:
“Non c’è perdono per persone come Matteo Messina Denaro e per tutto il sistema di cui fa parte. La mafia è un cancro da estirpare, la mafia è nelle istituzioni, nelle azioni, nella mentalità, nella cultura di certa gente. La Mafia si combatte quotidianamente denunciando, senza paura”. Giovanni Falcone diceva: ‘Chi tace e piega la testa, muore ogni volta che lo fa, chi parla e cammina a testa alta, muore una sola volta’.