Due nature morte di Pensionante del Saraceni e Bartolomeo Bimbi, una lezione di entomologia di Jan van Kessel il Vecchio: svelati i primi lotti dell’asta di Old Master di marzo di Artcurial
Nel 2022 il dipartimento di arte antica e del XIX secolo della casa d’aste francese Artcurial ha raccolto 47 milioni di euro, su un realizzo complessivo di 216,5 milioni €. Come molti ricorderanno, questo dipartimento -oltre al forte risultato totale- ha regalato anche il super record di Siméon Chardin. Durante l’asta di Old Master di marzo 2022 il suo “Cestino di fragole di bosco” è stato venduto a 24.381.400 €. L’ambita natura morta era stimata 12-15 milioni e ha stabilito il record d’asta mondiale per l’artista e il record mondiale per un dipinto francese del 18° secolo venduto all’asta oltre a diventare il lotto più caro del 2022 venduto da Artcurial (un old master dunque, in controtendenza rispetto ai top price delle major internazionali).
Ora nuova asta, nuove nature morte: Artcurial ha annunciato già qualche opera per l’omologa vendita di marzo 2023 di arte antica e del XIX secolo. Non ha la stessa stima del Chardin del 2022 ma è altrettanto importante e rara la still-life di Pensionante del SARACENI che raffigura un melone, un’anguria e altra frutta ed è presentata a una stima di 1,5.2 milioni di euro. In catalogo anche un delicato pannello di uccelli, insetti e conchiglie di Jan van Kessel il Vecchio e una ricca composizione di Bartolomeo Bimbi.
È raro trovare un’opera di Pensionante del Saraceni sul mercato, sono poche le opere che gli sono state attribuite. Il nome gli è stato assegnato dallo storico dell’arte Roberto Longhi che ha identificato un anonimo artista con uno stile derivante dal pittore veneziano attivo a Roma Carlo Saraceni (1579-1620) e da altri artisti caravaggeschi attivi a Roma nel secondo decennio del Seicento. In un importante studio sui pittori della cerchia del Caravaggio, pubblicato nel 1943, Longhi raccoglie un gruppo di quattro dipinti stilisticamente simili, attribuendoli a una personalità autonoma che chiama, per l’appunto, il “Pensionante del Saraceni”. Poiché Saraceni era noto per essere un francofilo, almeno un artista francese viveva nella sua casa, e questi dipinti avevano una “vaga intonazione francese”, così Longhi suggerisce che questo “pensionante di Saraceni” fosse un artista francese. Considerando la costruzione geometrica delle figure e la qualità atmosferica che le circonda, la maggior parte degli studiosi ha convenuto che il Pensionante fosse francese. Le opere di questo anonimo artista sembrano essere state per la maggior parte eseguite negli anni 1610-1620. Da questa proposta si è ampliato il corpus inizialmente composto da quattro dipinti fino a una dozzina di composizioni.
La natura morta in asta da Artcurial immortala alcuni frutti alla fine dell’estate, quando i raggi del sole maturano fichi e uva, ma anche gli ultimi meloni e angurie. Su un tavolo in pietra, tutti questi frutti settembrini sono poeticamente disposti, stagliandosi su uno sfondo scuro e neutro che ne accentua la varietà di trame e colori. «Con un realismo sorprendente, questa natura morta invita lo spettatore a un’esperienza sensoriale totale, offrendogli, nello stesso momento in cui il suo sguardo scopre e scruta la tela, di assaporare la dolce freschezza di un melone, di accarezzare la ruvidezza di una foglia di fico, o per sentire il profumo dolce e pungente di una mela matura» scrivono gli esperti della maison «Questa fetta di anguria in equilibrio, leggermente merlata nella parte superiore, con polpa rosa smaltata di grani neri, si presenta come una vera e propria firma dell’autore di questo dipinto la cui identità resta da scoprire ma a cui viene dato un corpus solido e coerente oggi: il Pensionante del Saraceni».
Furono le figure dipinte dal Pensionante a spingere Longhi ad avvicinarlo al Saraceni, ma la sua capacità di introdurre nelle composizioni elementi di natura morta descritti molto meticolosamente e di dedicare a questo genere pittorico, nei primi anni del Seicento, composizioni autonome come quella presentata in asta lo legano direttamente allo stesso Caravaggio. Del Pensionante si conservano solo due nature morte autonome, una alla National Gallery of Art di Washington e la seconda, in mano a privati, è questa proposta all’asta.
La composizione di Washington era stata inizialmente attribuita a Caravaggio da Roberto Longhi, fu restituita al Pensionante da Fritz Baumgart nel 1954, cosa che permise alla storica dell’arte Mina Gregori di attribuirgli anche il dipinto di Artcurial riscoperto in occasione di due mostre dedicate all’arte italiana di nature morte organizzate a Monaco e Firenze nel 2002 e nel 2003. Da Artcurial sottolineano «La sobrietà e l’equilibrio del contesto che ospita questi frutti, la loro rappresentazione a grandezza naturale, conferiscono loro una maestosità senza precedenti. Discreto, l’uomo qui rende un commovente e radicale omaggio alla natura».
Tra gli altri lotti che Artcurial ha già rivelato anche un raro dipinto di Jan van Kessel il Vecchio, firmato e datato 1673, sul quale il pittore di Anversa ha rappresentato insetti, conchiglie, rane, uccelli e piccoli mammiferi su fondo chiaro. Il dipinto, inedito, quota 200- 400 mila euro e si distingue all’interno di questo genere di produzione per la sua ambizione, come dimostrano le dimensioni relativamente grandi (33 x 44,50 cm) e il numero molto elevato di motivi rappresentati. Gli esperti del dipartimento concludono sull’opera: «Riecheggiando collezioni di entomologia e tavole di storia naturale, questa produzione di Jan van Kessel ricorda l’importanza nel Rinascimento e nel XVII secolo dei gabinetti delle curiosità, o Wunderkammer, che riunivano tesori naturali». Un’altra natura morta protagonista di questa vendita di marzo è “Vase de fleurs, plat de figues, melons et prunes dans un paysage” di Bartolomeo Bimbi che apparteneva a una serie di quattro di cui è l’unica firmata. Sarà in asta a una stima di 200-300 mila euro.