TEFAF Maastricht 2023, una delle fiere più importanti del mondo, si avvicina. Ma TEFAF – The European Fine Art Foundation – non rappresenta solo il grande evento fieristico, ma anche un Fondazione che opera a tutto tondo nel mercato dell’arte. Tra queste c’è il suo impegno a favore della tutela e della conservazione dei beni culturali, veicolato, per esempio, tramite il TEFAF Museum Restoration Fund. La donazione annuale, mirata a supportare i musei nella conservazione delle loro opere, nel 2023 è indirizzata alla Neue Galerie New York, USA, e al Museo Reale di Belle Arti di Anversa (KMSKA), Belgio.
Grazie all’aiuto economico di TEFAF, Neue Galerie New York restaurerà Town among Greenery (The Old City III) (1917) di Egon Schiele (1890-1918), opera che il museo ha ricevuto in dono nel 2006. Precedentemente, il dipinto era appartenuto per 90 anni alla collezione di famiglia di Otto e Marguerite Manley, importanti collezionisti ebrei fuggiti da Vienna nel 1937, a cui le autorità concessero di inviare il dipinto negli Stati Uniti nel 1948 a patto che fosse incluso nella Biennale di Venezia.
La composizione mostra una fitta vegetazione che incornicia una visione dall’alto di una cittadina medievale (probabilmente un’interpretazione immaginaria della città austriaca di Krumau, dove nacque la madre del pittore) connotata da facciate colorate e figure che animano le stradine di questa immagine ad alta densità. Due elementi lo rendono particolare: il fatto che sia uno degli ultimi lavori realizzati dall’artista prima di morire e l’inclusione di figure all’interno di un dipinto di paesaggio. Il contributo economico di TEFAF è volto proprio a indagare questo ultimo aspetto, inusuale per Schiele. Oltre che per stabilizzare la superficie del dipinto.
Il Museo Reale di Belle Arti di Anversa utilizzerà il supporto economico di TEFAF per restaurare Two Girls as Saints Agnes and Dorothea (ca.1650) di Michaelina Wautier (1604–1689), opera che la galleria detiene dal 1910.
Il ritratto dimostra il rifiuto di Wautier di limitarsi ai soggetti domestici che le artiste donne erano costrette a studiare. Intenta ad accarezzare un agnello, la fanciulla bionda interpreta la parte di Sant’Agnese, mentre l’altra è Santa Dorotea, che depone rose intorno a un cesto di mele e tiene in una mano una palma del martirio.
Il restauro, il secondo che interesserà l’opera, si concentrerà sulle aree deformate e le ammaccature sulla superficie del dipinto, nonché sulle bruciature e sull’ingiallimento sopraggiunto negli ultimi anni. Il processo di conservazione includerà un’indagine e della documentazione preliminari ad alcune misure quali, ad esempio, il consolidamento degli strati di pittura, la depolveratura e la pulizia della superficie, il trattamento strutturale, il riempimento e il ritocco.