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Mr. Roxy Music. A Brian Eno il Leone d’oro alla carriera per la Musica della Biennale di Venezia

Brian Eno (foto Cecily Eno) Brian Eno (foto Cecily Eno)
Brian Eno (foto Cecily Eno)
Brian Eno (foto Cecily Eno)

Eno per l’edizione 2023 proporrà la prima esecuzione assoluta del nuovo progetto “Ships”, insieme alla Baltic Sea Philharmonic

Per la sua ricerca sulla qualità, la bellezza e la diffusione del suono digitale e la sua concezione dello spazio acustico come strumento compositivo”. Con queste motivazioni la Biennale di Venezia ha assegnato il Leone d’oro alla carriera per la Musica 2023 al grande compositore, musicista, produttore e artista visivo Brian Eno. Il fondatore dei Roxy Music è da tempo protagonista alla Biennale, in diverse discipline. Fin dal 1985, presente alla 42. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica (sezione Videomusica) con Thursday Afternoon, video painting.

Nel 1986 Eno presenta una delle sue sculture visive, Installazione di suoni, luci e video per la Biennale Arte intitolata Arte e scienza (sezione Biologia, tecnologia e informatica). E nel 2006 è invitato, questa volta alla Biennale Musica, con una complessa video-installazione dislocata in tre ambienti inanellati uno nell’altro, Painting like Music. Quest’anno per la Biennale Musica proporrà la prima esecuzione assoluta del nuovo progetto Ships, insieme alla Baltic Sea Philharmonic.

A Miller Puckette – matematico, programmatore, teorico e performer – è stato attribuito il Leone d’argento “per l’ideazione e lo sviluppo dei software Max/Msp e Pure Data, due dei più importanti e diffusi programmi di informatica musicale che hanno fornito inedite possibilità a diverse generazioni di compositori, musicisti e artisti multimediali”.

www.labiennale.org

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