Un invito a visitare un Hotel a Pietrasanta, ricco di opere d’arte, si è trasformato in un percorso tra magnifiche serre, fonderie, cave e grandi marmisti. Sino all’incontro con lo scultore Bernard Bezzina -francese innamorato dell’Italia che vive in Versilia– il quale ci ha parlato in anteprima delle sue prossime mostre a Pietrasanta e Montecarlo
Piccolo viaggio nella Versilia, tra alberghi, natura, fonderie e artisti. A pochi passi dal centro storico di Pietrasanta sboccia un piacevole angolo di raffinatezza e cortesia, il Paradis Hotel. Questa struttura nasce con il desiderio di voler rendere omaggio alle arti e ai mestieri del luogo, valorizzando quelli che sono i materiali e i prodotti che la natura toscana da sempre riesce a regalare. L’Hotel prende forma all’interno di una cinta muraria del XVI secolo, lasciando alla vista qualche scorcio dell’epoca storica in cui iniziava a fiorire il commercio della città. Entrando possiamo ammirare lo stile eclettico e ricercato che arreda l’hotel: libri d’arte, sculture e diverse opere alle pareti corredano l’accoglienza di un arredamento estroso e curato, nel quale il buon gusto non nasconde il tocco francese della mente creativa del proprietario Alain Cirelli. Camere e spazi comuni sono illuminati da lampade uniche, mentre spostandoci all’esterno possiamo ammirare un patio rigoglioso, ricco di piante e fiori, ideale per colazioni e aperitivi specialmente in primavera.
Altra chicca della struttura è il Paradis Agricole, otto ettari di pura natura apuana in tutti i suoi colori e profumi. Situata a circa un chilometro dall’Hotel, questo agriturismo è una vera composizione naturale, a sua volta corredata da elementi d’arte moderna e sculture che si intrecciano perfettamente con l’armonia del parco. Cipressi e splendide piante ci accompagnano all’ingresso della struttura, anche questa in pietra e con travi a vista, raccolta in un giardino modellato con classe impareggiabile da l’architetto Jean Mus. Appena entrati si può osservare una grande cucina a vista ricca di ceramiche e porcellane, che esprimono la manifattura locale e amore per l’artigianalità; poco più in là troviamo un American Bar elegante e contenuto, dove fino alle 21 ci si potrà fermare per l’aperitivo (e dico si potrà perché la struttura verrà inaugurata a luglio 2023). Nelle stanze adiacenti troviamo una sala di lettura con un camino moderno, perfetta per i momenti di relax o come sala riunioni.
I piani superiori includono 9 camere minimal-chic ritagliate alla perfezione, dove legni e marmi contornano le pareti rimandando simbolicamente alla natura del luogo. Per le famiglie è stata creata una villetta indipendente, con due camere e due bagni su un unico livello, dedicata a coloro che prediligono ampi spazi. Coloro che amano immergersi completamente nel verde possono usufruire di una baita a poche centinaia di metri all’interno del parco, con terrazza mozzafiato che spazia sugli uliveti di Pietrasanta. In pratica un intero microcosmo, all’interno del quale vengono coltivati prodotti locali, allevati animali e praticata l’apicoltura. Tutto questo diventa parte dell’esperienza degli ospiti, i quali possono consumare e acquistare i frutti della produzione durante il soggiorno. Infatti a pochi metri dall’agriturismo troviamo un giardino d’inverno di 4000 mq prevalentemente coltivato ad orto. Di questa serra 700mq di spazio creativo ospitano un laboratorio d’arte ricco di gigantesche riproduzioni e bozzetti in marmo o in gesso, utilizzabile anche per eventi e feste.
Come spesso accade, l’amore per l’arte si fonde con quello per la cucina, ed è qui che entra in gioco l’esperienza di Alain, che da chef parigino ha deciso di fermarsi in Versilia dopo essersi innamorato del luogo. Proprio attorno ai dialoghi della tavola ha conosciuto un altro artista che sceglie di restare in questo paradiso.
Sempre dalla Francia, Bernard Bezzina è quasi un cittadino onorario di Pietrasanta, di cui lui stesso racconta quanto qui sia più veloce e preciso il processo creativo della scultura rispetto ad altri luoghi. Come dargli torto, basta guardare alle infinite sculture e fonderie che ricamano queste zone per respirare secoli di cultura, motore che fino ai nostri giorni ha fatto crescere la vita commerciale e turistica. Con Bernard le iniziative che mirano al riconoscimento dell’unicità produttiva del comune di Pietrasanta non mancano, grazie ad alcune opere presenti nella stessa città, e al suo desiderio di sfoggiare al meglio la manodopera del luogo.
Proprio per celebrare una volontà di comunione, l’artista amico del Principe Alberto II di Monaco propone un gemellaggio con Monte Carlo e Pietrasanta, inaugurando a giugno 2023 un’imponente installazione sul lungo mare di Monte Carlo, nel nuovo eco-district in costruzione.
Ma non solo in Francia potranno ammirare le sue sculture, bensì direttamente a Pietrasanta, dove Bernard ha scelto di presentarsi con tutte le sue sfaccettature in una mostra che esplode in diversi punti della città. Dal 17 Giugno al 17 Settembre 2023 le sue opere saranno esposte nelle piazze di Pietrasanta e nella chiesa di sant’Agostino, chiesa nella quale Bernard ha voluto entrare nella spiritualità più concreta per descrivere il concetto della sua installazione, “Strenght and Fragility”, proprio come l’uso dei suoi materiali, così opposti eppure così conformi. Il suo lavoro prende forma con l’uso dei materiali più caratteristici della zona, come marmi di Carrara finemente lavorati da aziende locali come Tre Emme & Landi Group, che da generazioni garantisce una particolare cura partendo dall’estrazione dei marmi in cava fino all’imballaggio e alla spedizione dei prodotti finiti, con una solida rete di distribuzione estera. Oppure in collaborazione con la Fonderia Artistica Versiliese, vera e propria fucina d’arte che vanta realizzazioni di artisti importanti e internazionali, come i bronzi di Fernando Botero.
Pietrasanta è quindi l’habitat perfetto per l’estro di Bernard, che con la sua mostra vuole creare un’interazione tra l’anima costruttrice che esprime forza attraverso gli elementi scelti, circondata dalla delicatezza e dalla fragilità delle emozioni umane. insomma se volete entrare in contatto con la piccola Atene toscana, la mostra di Bezzina è un’occasione imperdibile.
