Print Friendly and PDF

Lo sguardo sull’altro alla Casa di Goethe di Roma, in un nuovo Grand Tour

Esra Ersen, Serie Diario, 2020/2021, serie di 10 fotografie, stampa fine art, carta opaca su Alu-Dibond, sviluppato con il supporto di Villa Massimo, Roma
Al Museo Casa di Goethe “Viaggio in Italia XXI – Lo sguardo sull’altro”: otto artisti in dialogo sui temi del viaggio, del rapporto con l’altro, della memoria

A cura di Ludovico Pratesi, “Viaggio in Italia XXI – Lo sguardo sull’altro” indaga il presente dei viaggi in Italia, con le opere di otto artisti, accomunati dal lavoro tra l’Italia e la Germania. Francesco Arena, Guido Casaretto, Johanna Diehl, Esra Ersen, Silvia Giambrone, Benedikt Hipp, Christian Jankowski, Alessandro Piangiamore costruiscono un itinerario fatto di immagini e parole, a partire dal rapporto con l’altro. Con questa mostra si inaugura la direzione di Gregor H. Lersch del Museo Casa di Goethe che guarda allo scambio contemporaneo di artisti tra Italia e Germania. Occasione per visitare “Viaggio in Italia XXI – Lo sguardo sull’altro” saranno anche gli eventi previsti per il festeggiamento dei 25 anni della Casa di Goethe, tra il 23 e il 25 marzo.

Viaggio in Italia ieri e oggi

Dai tempi di Johann Wolfgang von Goethe e del Grand Tour i viaggi in Italia hanno attivato lo sguardo e il pensiero di chi vi ha messo piede come straniero, generando nuove visioni del presente, in costante mutamento. «Viaggio in Italia XXI prende spunto dal Viaggio in Italia di Goethe e pone la questione del significato del viaggio nel nostro presente. L’Italia è da sempre un luogo in cui molti viaggiatori, oggi spesso anche migranti, si confrontano con una realtà diversa dalle loro aspettative. L’appartamento di via del Corso dove Goethe viveva con altri artisti diventa quindi un luogo di dialogo tra l’arte realizzata in Italia e in Germania». Così commenta Gregor H. Lersch, guardando all’Italia come luogo di passaggio, territorio di viaggiatori che ne traggono impressioni permanenti e zona fertile per nuovi linguaggi.

Francesco Arena a/b, Paesaggio (02), 2022, Bronzo patinato cm 36x19x17, Edizione Unique, Courtesy l’artista e Galleria Raffaella Cortese, Milano

Il dialogo tra gli otto artisti in mostra ricalca le tracce del tempo di Goethe, nella casa in cui visse presso il suo amico pittore Johann Heinrich Wilhelm Tischbein, in Via del Corso 18 a Roma. In un luogo ricco di storia e testimone di scambi tra differenti culture, “Viaggio in Italia XXI – Lo sguardo sull’altro” riattiva il tema del viaggio in una prospettiva contemporanea.

Lo sguardo sull’altro alla Casa di Goethe

Filo conduttore della mostra è lo sguardo sull’altro. «L’Italia del XXI Secolo è parte dell’Europa, e ne condivide le problematiche e le contraddizioni. In un’epoca dove il rapporto con l’altro è sempre più complesso, gli artisti in mostra raccontano con le loro opere punti di vista differenti, attraverso linguaggi espressivi che vanno dal video alla pittura, dalla scultura alla fotografia», spiega il curatore Ludovico Pratesi. Così, in un insieme di trentaquattro opere, gli artisti coinvolti si confrontano a due nelle stanze della Casa di Goethe. Ad aprire il percorso espositivo Esra Ersen con Diario (2020-21) e Francesco Arena con le opere dalla serie Paesaggi (2022). La prima cattura con la fotografia la i mucchietti di immondizia per le strade della capitale raccolti dai viaggiatori africani, migranti illegali, che allo stesso tempo lasciano una traccia del loro passaggio e restituiscono un’immagine del problema dei rifiuti di Roma. Invece, Arena fissa con le parole immagini fugaci su blocchetti di bronzo ricoperti d’argilla, come mattoncini da costruzione.
Img esra e arena

La narrazione del viaggio si fa ancora più metaforica con le opere di Benedikt Hipp e Guido Casaretto. Nel dipinto a olio di Hipp, In continuo movimento (2022), si riassume il viaggio, il confine, il territorio, l’individuo e la collettività: in una colorata astrazione di forme si svela un melting pot dove tutto si mescola. Come nel mar Mediterraneo, territorio di riferimento per Crossing Carnevale (2019) di Casaretto che inscena la traversata di un gruppo di Mamuttones nell’arido paesaggio del lago salato di Tuz, in Anatolia. Qui la narrazione si fa più simbolica, in un video che mostra un viaggio fisico pregno di significato, oltre il tempo.

Benedikt Hipp, In continuo movimento, 2022, Olio e vernice su MDF, cm 176 x 135 x 5,5, Foto: Cordula de Bloeme, Courtesy Benedikt Hipp e Monitor, Roma, Lisbona, Pereto (AQ)

L’estetica di un ventennio compare nelle fotografie di Johanna Diehl, provenienti dalle serie Borghi, Romanità e Alleanza (2011-2015): l’architettura fascista è silenziosamente abbandonata, abitata dall’assenza. Dall’assenza alla scomparsa, Silvia Giambrone con Off the pain (2022) riporta la storia di un disagio interiore, il dramma personale di violenza vissuto da un’amica. L’altro come persona, come immagine, cultura e ancora individuo. L’altro come impalpabile: è la volta di Alessandro Piangiamore e Christian Jankowski. In Qualche uccello si perde nel cielo (Piangiamore, 2022) si condensa una via verso l’alto fatta di piume. Ultraterreno, ironico e provocatorio è invece Casting Jesus (2011) di Jankowski: una giuria di membri del Vaticano giudica tredici attori per il ruolo di Gesù. Con “Viaggio in Italia XXI – Lo sguardo sull’altro” alla Casa di Goethe, il tema del viaggio di snocciola rivelando le sue molteplici sfaccettature. Strade e percorsi degli artisti che partono tutti dallo stesso punto, la domanda cui il curatore ha chiesto loro di rispondere con le opere: come ti relazioni con l’altro?

Alessadro Piangiamore 1/2, Qualche uccello si perde nel cielo, 2022 (dittico), Tecnica mista su carta di gelso giapponese, 195 x 97,5 cm

Commenta con Facebook