L’asta del 22 marzo a Parigi che Christie’s ha dedicato ai disegni antichi e del XIX secolo durante il Salon du Dessin ha totalizzato 2,328,480 euro, un risultato ben oltre le stime di 1,3 milioni. Top price per Fernand Khnopff

Dopo l’usuale appuntamento con le vendite di old master di inizio anno a New York, questo ulteriore banco di prova ha confermato che l’antico piace ancora. L’asta di Christie’s offriva 95 lotti di “Dessins anciens et du XIXe siècle”, oltre 400 anni di arte europea, dal XVI al XIX secolo. Il 49% dei lotti sono stati venduti oltre la stima massima e gli acquirenti hanno comprato da ben 15 Paesi. Tre le prelazioni dei musei si segnalano quelle per il lotto 49 (ÉCOLE DE FONTAINEBLEAU, La noyade de Britomartis) dal museo del Louvre, il lotto 60 (CHARLES-JOSEPH NATOIRE, Étude pour le portrait en pied du dauphin Louis) dal castello di Versailles e il lotto 92 (GUSTAVE DORÉ, Le Corbeau et la Mort) dal museo d’Orsay.

Il top price è stato per quattro studi femminili su carta blu e disposti a coppie realizzate da Fernand Khnopff, figura di spicco del simbolismo belga. Presentati nella cornice originale disegnata dall’artista di legno dorato decorata nel 1892, sono stati venduti per € 478.800 realizzando il nuovo record d’asta per un’opera su carta di Khnopff.

Alcuni lotti hanno visto delle performance eccezionali, come i lottatori di Daumier che sono stati venduti per 107,100 euro ma erano stimati solo 6,000 – 8,000 euro. Questo foglio è preparatorio del gruppo di due lottatori collocato nella parte sinistra del dipinto omonimo conservato all’Ordrupgaard Museum di Copenhagen. Altra aggiudicazione molto distante dalle aspettative per “L’Économe infidèle face aux débiteurs de son maître” di Jacob Jordaens, venduto per 63,000 euro da una stima di 10-15 mila. «Questo foglio inedito  – spiegano da Christie’s – è un’interessante aggiunta al lavoro del più prolifico disegnatore fiammingo del XVII secolo, che sopravvisse di quasi quarant’anni ai suoi principali rivali, Peter Paul Rubens e Antoine van Dyck. Aiutato da un grande studio, ha lasciato un gran numero di dipinti e altre opere a cui si possono allegare molti disegni. Tuttavia, sembra anche che abbia prodotto molti disegni indipendenti, spesso religiosi, che potrebbero aver avuto un ruolo nelle riunioni protestanti a cui Jordaens ha partecipato. Questo disegno, estraneo a qualsiasi dipinto dell’artista, potrebbe appartenere a questa categoria di opere». Oltre a questi due esempi anche i lotti 38, 40 e 53, solo per citarne alcuni, hanno realizzato prezzi ben superiori ale stime.

Tra gli altri pezzi forti della vendita un raro studio di Sir Peter Paul Rubens  venduto per 378,000 euro. L’opera era rimasta nella collezione della famiglia de Clercq dal XIX secolo. Non si vedeva sul mercato dal 1867 ed era stimata  250.000-350.000 euro. In questo studio, Rubens ha utilizzato una delle sue tecniche preferite: il gesso nero accentuato con il bianco. Gli esperti della maison raccontano come in “Etude d’homme agenouille vu de profil” il maestro fiammingo abbia tratto ispirazione dai Carracci e da altri grandi artisti italiani dello stesso periodo: «Questo è un bell’esempio dell’influenza italiana che rimase con Rubens molto tempo dopo il suo ritorno ad Anversa. Qui, il gesso nero permette all’artista di utilizzare una tavolozza di grigi in mezzi toni in un gioco di luci e ombre. Il drappeggio estremamente moderno del cappotto abbraccia una schiena il cui profilo curvo e arrotondato rafforza la morbidezza e l’umiltà della postura del modello».

Un piccolo disegno di Victor Hugo mai visto sul mercato intitolato “Souvenir: Château Fantastique” donato dallo scrittore alla sua amica e compositrice Louise Bertin (rimasto nella collezione di famiglia fino ad ora, €40,000-60,000) è passato di mano per 50,400 euro mentre un acquerello orientalista di Antoine-Ignace Melling (era il top lot dell’asta) dal titolo “Procession en l’honneur d’un mariage turc” (€200,000-400,000) è rimasto al palo.

La sezione dei disegni del XIX secolo includeva  un pastello di Jean-François Millet, “Paysage rural avec vache et moutons” (€ 150.000-200.000) realizzato verso la fine della sua carriera, quando l’artista si rivolse nuovamente a composizioni di paesaggi rurali, ispirate dalla sua infanzia in Normandia. Qui il soggetto è La Ferme du Lieu-Bailly, una fattoria nella frazione di Gruchy vicino alla sua città natale di Gréville. E’ stato venduto per 289,800 euro.

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