Si ricompone una famiglia alla Nivaagaard Collection, in Danimarca, dove il museo ha rintracciato il dipinto di una donna che, da quasi 200 anni, mancava dal ritratto di famiglia risalente al XVII secolo.
Double Portrait of a Father and Son (1626), dell’artista fiammingo Cornelis de Vos, ritrae le due in splendenti abiti borghesi. Il figlio stringe teneramente la mano del padre. Un consueto quadretto familiare. Non fosse per il lembo di un vestito che spunta dall’angolo in basso a destra dell’immagine. Chiaro segno che probabilmente al ritratto mancava un personaggio: la madre. A lungo gli esperti del museo e altri ricercatori hanno dato la caccia alla parte mancante, ma solo l’anno scorso hanno avuto l’occasione di intensificare il loro impegno.
Un primo indizio è arrivato da un rapporto sullo stato conservativo delle opere della National Gallery of Denmark risalente al 1966. Qui c’erano alcune foto, tra cui una del dipinto in questione. Essa mostrava una parte del braccio della donna, completo di un elaborato polsino. La mano, con un dito cinto da un prezioso anello, reggeva un paio di guanti ricamati e foderati di velluto rosso.
Il passaggio successivo, come racconta Jørgen Wadum, ricercatore del museo e consulente speciale della Nivaagaard Collection, era evidente: “Abbiamo iniziato a cercare corrispondenze tra il dettaglio ritrovato e tutti i ritratti di donne rintracciabili nella produzione di de Vos”. Un tentativo diretto e lineare, che ha dato i suoi frutti. In un’immagine apparsa in un’intervista del 2016, il mercante d’arte olandese Salomon Lilian mostrava un Portrait of a Woman (1626) acquistato nel 2014 da Christie’s. Un ritratto che il team della Nivaagaard Collection ha subito individuato come possibile completamente di Double Portrait of a Father and Son (1626).
L’elegante dama ritratta nel dipinto di Lilian indossava una collare a macina simile a quello del padre in Double Portrait; anche i suoi occhi castani corrispondevano a quelli del figlio. Anche il paesaggio di sfondo, con i pioppi lontani e le nuvole pesanti, corrispondeva. Tutti dettagli che senza il restauro operato da Lilian in seguito all’acquisto non sarebbero mai emersi, mandando a vuoto la ricerca. Quanto alle dimensioni più piccole di Portrait of a Woman rispetto a Double Portrait of a Father and Son, gli esperti ipotizzano sia conseguenza dei danni subiti dal dipinto intorno al 1830-1859, che hanno anche portato alla separazione in due parti. Sono dunque circa 200 anni che la famiglia è distante.
Ad ogni modo, la Nivaagaard Collection non ha perso tempo e ha acquisito Portrait of a Woman grazie a una sovvenzione della New Carlsberg Foundation. I due dipinti possono così tornare ad essere uno. Ora rimane solo da stabilire chi sia questa famiglia ritratta. Anche per determinare il nuovo titolo dell’opera. Alcune ricerche, operate nei cataloghi d’asta risalente all’Ottocento, rivelano che l’opera sia stata talvolta indicata come A Burgomaster, His Wife, and Son da De Vos. Con Burgomaster che indicherebbe la qualifica di sindaco del padre. Dunque una committenza borghese, ma questo già lo si immaginava. Ad ogni modo, qualunque sia la loro identità, l’importante è che si siano ricongiunti.