Nel 2018 la Fondation Louis Vuitton di Parigi ha ospitato una mostra dedicata a Jean-Michel Basquiat che ha attirato circa 700.000 visitatori. A cinque anni di distanza, continua la sua esplorazione del lavoro dell’artista con una nuova esposizione che indaga la sua collaborazione con Andy Warhol
Tra il 1984 e il 1985, Jean-Michel Basquiat (1960-1988) e Andy Warhol (1928-1987) hanno creato insieme circa 160 dipinti “à quatre mains”. Nonostante la differenza di età, di razza e di carriera artistica (Warhol era una celebrità, Basquiat iniziava ad avere successo) in un breve lasso di tempo i due artisti realizzano straordinari dipinti in tandem. Per molto tempo queste opere sono state trascurate dal mercato e dalla critica. Ora la Fondation Louis Vuitton di Parigi mette in mostra fino al 28 luglio questa breve ma proficua collaborazione tra i due big del XX secolo riunendo un gran numero di opere di grandi dimensioni.
Testimone della loro amicizia e di questa produzione comune, Keith Haring (1958-1990) parlerà di una “conversazione che avviene attraverso la pittura, invece che attraverso le parole”, e di due menti che si fondono per crearne una “terza, separata e unica”. Il critico Blake Gopnik ha scritto al riguardo: “…Non importa che aspetto hanno questi lavori. E’ la collaborazione in sé che conta”, mentre l’artista e assistente di Warhol, Ronny Cutrone amava definire queste opere dei “pazzi matrimoni del mondo dell’arte”.
Basquiat & Warhol, il mercato
Anche il famoso cantante Elton John è rimasto affascinato da queste opere che uniscono la creatività dei due artisti. Nel 2016, Sotheby’s ha venduto in asta un loro lavoro a 4 mani proveniente dalla sua collezione d’arte. E’ stato venduto a Parigi per 819.000 euro. L’opera, molto grande (194 x 267 cm), era stata acquistata dal musicista britannico da Larry Gagosian.
Ma il lavoro più costoso in assoluto della coppia venduto all’incanto ha un prezzo decisamente superiore: il monumentale (297 x 673 cm) “Zenith” (1985) aggiudicato da Phillips a New York nel 2014 per 11.365.000 $, seguito dall’altrettanto enorme (193 x 310 cm) “Olympics” (1984) battuto a 10.552.283 $ (6.761.250 £) nel 2012 a Londra quando Phillips si chiamava ancora Phillips de Pury & Company e da “Taxi, 45th/Broadway” (c.1984/85) venduto da Sotheby’s, nella Grande Mela, per 9.443.900 $ nel 2018.
La mostra Basquiat × Warhol, à quatre mains
La mostra “Basquiat × Warhol, à quatre mains” riunisce più di trecento opere e documenti. È una delle più importanti esposizioni mai dedicate a questo corpus di opere. Curata da Dieter Buchhart e Anna Karina Hofbauer, in collaborazione con Olivier Michelon, curatore della Fondation Louis Vuitton, riunisce più di 80 dipinti firmati congiuntamente dai due artisti. Presenti anche opere individuali di ciascuno dei due e una serie di opere di altri grandi artisti come Keith Haring, Jenny Holzer e Kenny Scharf che evocano l’energia della scena artistica di New York degli anni ’80.
La mostra è ulteriormente arricchita e intervallata da fotografie, tra cui la celebre serie di fotografie “Boxing Gloves” di Michael Halsband realizzate per il manifesto della mostra di Jean-Michel Basquiat e Andy Warhol nel 1985.
L’esposizione si apre con una serie di ritratti incrociati, Basquiat di Warhol e Warhol di Basquiat. Si prosegue con le prime collaborazioni. È stato il gallerista Bruno Bischofberger a farli conoscere nell’ottobre del 1982 durante un incontro a pranzo. Bischofberger aveva portato con sé un giovane artista con cui aveva iniziato a lavorare, Basquiat per l’appunto. Warhol lo conosceva vagamente. Gopnik, nella biografia del re delle zuppe Campbell, racconta che quello stesso giorno Warhol scattò delle Polaroid di Basquiat per realizzarne un rapido ritratto serigrafico e che Basquiat invece di restare a pranzo, era corso via con una Polaroid di se stesso e Warhol. Come ha raccontato nel suo diario: “nel giro di due ore è tornato con un dipinto, ancora bagnato, di lui e me insieme”.
È sempre Bischofberger a far iniziare la collaborazione artistica tra i due, inizialmente con la partecipazione del pittore italiano Francesco Clemente. Dopo aver realizzato quindici lavori come un trio, Basquiat e Warhol continuano da soli la loro collaborazione con entusiasmo e complicità, a ritmo quasi quotidiano.
Basquiat ammirava Warhol come un anziano, una figura chiave nel mondo dell’arte, iniziatore di un nuovo linguaggio e di un rapporto originale con la cultura popolare. Warhol trovava in Basquiat un rinnovato interesse per la pittura. Fu proprio grazie a lui che riprese a dipingere manualmente, su grandissima scala.
L’epilogo
Nell’autunno del 1985, i due svelano 16 opere in una mostra in una galleria del centro. Per le foto pubblicitarie si erano vestiti da pugili. Ma la critica la stronca. Warhol viene descritto come un manipolatore e Basquiat come una mascotte. Così la loro collaborazione finisce. Ma la loro amicizia no. L’epilogo è tristemente noto. Nel febbraio del 1987, Warhol muore per una complicazione di un’operazione alla cistifellea e Basquiat pochi mesi dopo per una overdose.
BASQUIAT × WARHOL, À QUATRE MAINS
05.04.2023 – 28.08.2023