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Crescendo. Ecco le primissime immagini e considerazioni dalla fiera Miart

Miart 2023 Miart 2023
Miart 2023
Miart 2023

L’aumento delle gallerie straniere conferisce apertura di vedute a Miart, visitabile da oggi fino a domenica 16 aprile

Si vede molto bene dal numero delle gallerie, ma soprattutto dalla qualità delle gallerie”. Così il direttore Nicola Ricciardi sostanzia il concetto di “Crescendo”, scelto come parola d’ordine per la fiera Miart 2023, che si apre oggi a Milano. “Aumenta la percentuale delle gallerie straniere, siamo riusciti a portare – o riportare – a Miart i grandi player internazionali, da Ester Schipper a Perrotin, per citarne solo alcuni”. E le prime impressioni dal rapido giro fra gli stand confermano l’ottimismo del direttore. Con un ottimo livello qualitativo percepibile già da un’osservazione generale. E una sensazione di forti energie che corrono fra gli operatori.

In questi giorni vi racconteremo la fiera e le nostre – parziali, inevitabilmente – scelte. Per ora registriamo alcune opzioni notevoli, come il monumentale stand della Galleria Il Ponte con sculture di grandi dimensioni di Mauro Staccioli. Colpisce l’ormai abituale booth-patchwork di Francesco Pantaleone, come gli straordinari Carla Accardi alla Galleria dello Scudo. Forma 1 torna con Piero Dorazio da Matteo Lampertico, e con Achille Perilli da Tonelli. E il gradimento traspare anche dai nomi dei personaggi visti fin dalle prime ore: dalla collezionista e mecenate Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, a Massimiliano Gioni (tra le altre cose) direttore artistico della Fondazione Nicola Trussardi, il curatore e critico Luca Beatrice, il mercante d’arte Fabrizio Moretti, Renato Pennisi di Christie’s e Raphaelle Blanga di Sotheby’s.

Ecco una prima carrellata di immagini: a presto per altre considerazioni…

Miart 2023
Lo stand di Francesco Pantaleone (Palermo – Milano)

 

Miart 2023
Aldo Mondino da Umberto Benappi (Torino)
Aldo Mondino da Umberto Benappi (Torino)
Salvo da Dep Art Gallery, (Milano – Ceglie Messapica)
Valerio Adami da Dep Art Gallery (Milano – Ceglie Messapica)
JR da Galleria Continua (San Gimignano – Beijing – Les Moulins – Havana – Rome – São Paulo – Paris – Dubai)
Vanessa Beecroft da LIA RUMMA (Milano – Napoli)
Sesse Elangwe Ngeseli da 193 Gallery (Parigi)
João Vilhena da Galleria Alberta Pane (Parigi – Venezia)
Nabecha Mohamed e Peter Ojingiri da Gallery 1957 (Accra – Londra)
Sandra Vásquez de la Horra da Bendana | Pinel Art Contemporain (Paris)
Galleria GIAN ENZO SPERONE (Sent). Tra gli altri: Prampolini, Reggiani, Veronesi, Magnelli, Manzoni , Soldati, Sottsass, Fontana, Radice, Munari
Domenico Belli, Dramma spaziale, 1931, da Bottegantica (Milano)
Carla Accardi da QG Gallery (Knokke)
Alberto Burri, Combustione, 1960. Da QG Gallery (Knokke)
Meret Oppenheim, da Richard Saltoun Gallery (Londra – Roma)
Chatal Joffe da
Monica De Cardenas (Milano – Zuoz – Lugano)
Gideon Rubin da
Monica De Cardenas (Milano – Zuoz – Lugano)
Marinella Senatore da Mazzoleni (Londra – Torino)
Marinella Senatore da Mazzoleni (Londra – Torino)
Dan Halter, Nevermind Ubuntu Here’s the Border! da OSART GALLERY (Milano)
Arcangelo da MARCOROSSI artecontemporanea (Milano – Pietrasanta – Torino – Verona)
Achille Perilli da Galleria Tonelli (Milano – Porto Cervo)
Mario Radice da Cardelli & Fontana artecontemporanea (Sarzana)
Massimo Campigli da
Galleria d’arte Frediano Farsetti (Milano)
Piero Dorazio, Etrusco II, 1977 da ML Fine Art (Milano)
Paola Consolo, Autoritratto, 1932. Da Galleria Carlo Virgilio & C. (Roma)
Francesco Olivucci. I chimici, cartone preparatorio per gli affreschi dell’Istituto tecnico commerciale Guglielmo Marconi di Forlì, 1940 circa. Galleria Carlo Virgilio & C. (Roma)
Galleria Raffaella Cortese (Milano)
Shafei Xia da P420 (Bologna)
Zehra Dogan da PROMETEO GALLERY Ida Pisani (Milano – Lucca)
Sonia Jia (a sinistra) e Rikako Kawauchi (sulla parte di fondo) da ERA Gallery (Milano)
Rikako Kawauchi da ERA Gallery (Milano)

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