Lo spazio ligure presenta una selezione di poesie di Galindo insieme a poesie visive della serie Gestalt /Bestiario di Mazzone
Sei anni fa Massimo Mazzone presentò qui Escuela Moderna/Ateneo Libertario. Oggi accompagna Regina José Galindo in una mostra audiovisuale di poesie, che dà il via alla rassegna Debacle nello spazio FourteenArTellaro, a cura di Gino D’Ugo. Galindo, celebre artista e performer, è anche una poetessa, che fin dall’inizio della sua carriera ha composto poemi di straordinaria intensità trattando questioni legate alla razzializzazione, alla guerra, ai rapporti di genere, alla condizione della donna.
Nello spazio Fourteen viene esposta una selezione delle sue poesie insieme a poesie visive della serie Gestalt /Bestiario di Massimo Mazzone. Meglio conosciuto per la scultura costruita e per le sue opere monumentali nate per spazi pubblici architettonici, oltre che per la sua attività politica. Ma che, come Regina, ha fin dall’inizio della sua ricerca, composto delle “poesie visive”.
Se le poesie della Galindo materializzano come suono la voce degli ultimi, delle donne violate, della guerra che ha devastato il suo Paese, le poesie visive di Mazzone sono appunto visive. Immagini gestalgiche che trattano i medesimi temi ma per immagini. Le foto delle pubblicità, dei brand della moda, dello sport, contengono un messaggio occulto. Immagini fantasma che vede solo chi ha occhi buoni per vederle. Alle poesie stampate su carta si accompagna una installazione sonora con le voci dei due autori.
Fino al 12 maggio 2023
FourteenArTellaro
Piazza Figoli, 14 – Tellaro (SP)