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Amanda Lear: “Chiamatemi signorina”

Come cercare la verità su un personaggio dai confini costantemente sfumati?  Un documentario di Arte.tv prova a tracciare un ritratto dell’antilope bionda Amanda Lear

Amanda Lear ha sempre, sapientemente, coltivato il mistero sulla sua figura. Per più di mezzo secolo. Questa “antilope bionda” ha moltiplicato le versioni sulla propria storia personale, cambiando in primis versione su data e luogo di nascita (1939 o 1950? Hong Kong o Saigon?). Con il suo inconfondibile timbro di voce e le sue gambe vertiginose, ha soprattutto mantenuta intatta l’aura di ambiguità attorno alla sua identità sessuale, incoraggiata dall’uomo di cui è stata Musa: il pittore Salvador Dalí, abilissimo nelle acrobazie mediatiche. Come cercare, dunque, la verità sul conto di un personaggio dai confini costantemente sfumati? In questo documentario, ricco di materiale d’archivio, ripercorreremo il destino di Amanda Lear decostruendo le sue stesse maschere. Dal movimento hippie agli anni (da bere) ’80 e ’90, dalla pittura al teatro alla musica, ritratto affascinante di uno spirito libero della cultura pop.

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