Intervento sulla pala con la “Madonna col Bambino tra i santi Tiziano, Andrea e un accolito”, nella parrocchiale del paese natale, a Pieve di Cadore
La dipinse tra il 1559 e il 1568 per la cappella gentilizia della famiglia Vecellio, nella parrocchiale del suo paese natale, a Pieve di Cadore. E volle inserirci anche un suo autoritratto, legato a quello celebre ora al Prado, a memoria eterna del legame con la sua terra. Da allora per quasi 460 anni la “Madonna col Bambino tra i santi Tiziano, Andrea e un accolito” è rimasta nella cittadina veneta. Nella Chiesa di Santa Maria Nascente. Divenuta così luogo di pellegrinaggio per studiosi e amanti dello straordinario pittore veneziano.
Da questa estate la pala di Tiziano potrà essere ammirata nello splendore dei colori originali e della luce tizianesca. Questo grazie alla straordinario restauro promosso e finanziato della Fondazione Tiziano e Cadore in occasione del suo ventennale dallo sponsor Galvalux. La preziosa tela soffriva della perdita di spessore del pigmento originario e versava ormai in mediocri condizioni conservative. In questi giorni è stata trasferita in un laboratorio allestito appositamente nella vicina Casa di Tiziano l’Oratore – il cugino del pittore ricercato dalle principali corti europee del XVI secolo – sede appunto della Fondazione.
Qui saranno effettuate tutte le analisi diagnostiche non invasive con le più aggiornate tecnologie per ottenere per la prima volta informazioni fondamentali per lo studio dell’opera vecelliana. Quindi si procederà alla pulitura e al restauro conservativo della pala affidati alle mani di Francesca Faleschini, cui si deve anche il recente restauro dell’Annunciazione di Tiziano a Treviso.