Fino al 16 maggio sono in corso due tornate per l’asta di “Vini e distillati” di Wannenes che propone, in modalità web-only, la migliore produzione enologica nazionale e internazionale
Quello dei vini e distillati è un comparto collezionistico sostenuto da appassionati estremamente competenti e selettivi nelle scelte. Il vino d’eccellenza è la sintesi della cultura di un territorio, «il cosiddetto ‘terroir’» commentano da Wannenes «e delle abilità dell’enologo che lo realizza. Un’alchimia sottile, quella del vino, che è un prodotto dell’agricoltura con caratteri strettamente legati al luogo da dove proviene, al clima dove è vissuto, e che, oltre ad essere testimone della tradizione, scrive pagine di contemporaneità».
Il catalogo dell’asta web-only di Wannenes -in corso fino al 15/16 maggio- è diviso in due tornate e raccoglie una vasta scelta della migliore produzione enologica nazionale e internazionale per rispondere alla crescente domanda di collezionisti ed investitori, di un mercato che non sente crisi.
La collezione privata del Cavalier Arcangelo Belli, tra Francia e Italia
La prima parte del catalogo è dedicata all’incanto della collezione privata del Cavalier Arcangelo Belli (lotti 1 – 226); una raccolta di prodotti, tutti custoditi in maniera impeccabile in cantine termo climatizzate, che raccoglie una grande qualità e concentrazione di annate incredibilmente rara.
Vini francesi
Apre la Francia con una scelta di etichette eccezionali, dove spiccano i lotti dedicati al Sauternes tra cui due magnum di Chateau d’Yquem del 1985 e 1996 (lotti 1 e 4, con stime di 450 – 850 e 350 – 500 euro). Non mancano i caposaldi del Bordeaux tra cui diverse annate di Chateau Cheval Blanc (lotti 13 – 19, con stime che variano da 350 a 800 euro), con particolare attenzione al formato Imperiale del 1975 da 5 litri (lotto 19, stima 2.800 – 5.000 euro) e lo Chateau Haut- Brion (lotti 24-30 con stime tra 350 e 1.600 euro) con un magnum del 1943 (lotto 25, stima 3.500 – 5.000 euro).
Si prosegue nell’esplorazione della regione con una selezione di bottiglie proveniente dai più importanti Chateau francesi tra cui annoveriamo il Mouton Rotschild, con particolare attenzione all’annata del 2000 (lotti 40 e 41, stimati entrambi 1.400 – 2.800 euro), lo Chateau Latour (lotti 34 – 37 quotati da 250 a 2.000 euro), lo Chateau Lafite (lotti dal 68 al 70 con stime tra 400 e 1.800 euro) e lo Chateau La Mission Haut-Brion del 2000 (lotto 32, stima 400 – 800 euro) e 2001 (lotto 33, stima 300 – 500 euro).
Nella zona del Pomerol si trovano due lotti dedicati a Le Pin 2000 (lotti 59 e 60 quotati entrambi 3.000 – 4.000 euro) e tre lotti (dal 43 al 45 con quotazioni tra 800 e 1.800 euro) proveniente dallo Chateau Margaux. È inoltre presente una vasta selezione di annate di Petrus tra cui una bottiglia dell’annata 1945 (lotto 61, stima 2.600 – 3.200 euro) ed grande formato magnum del 1998 (lotto 67, stima 4.000 – 6.000 euro).
Nell’ambito della Borgogna si trova un lotto di due bottiglie di La Romanée Grand Cru 2002 di Bouchard Pere & Fils (lotto 73, stima 3.500 – 5.000 euro) ed un lotto di Chambertin Clos de Béze Grand Cru 1986 del Domaine Pierre Gelin (lotto 82, stima € 1300 – 1700)
Si prosegue con una serie di lotti di vario formato, dalla semplice bottiglia fino all’imperiale, del Domaine Gauby (lotti 98 – 107, stimate tra 100 e 500 euro) provenienti dalla regione del Roussilion, nel sud della Francia.
Non poteva mancare una selezione di etichette del Domaine de la Romanée-Conti (dal lotto 112 al 119), tra cui emergono entrambe del 1999 un La Tache (lotto 112, stima 4.000 – 8.000 euro) e una Romanée Conti (lotto 117, stima 15.000 – 30.000), e un Richebourg 2002 (lotto 114, stima 2.000 – 3.000 euro). A chiudere la selezione, due distillati di Fine Borgogne (lotto 118, stima 1.500 – 2.000 euro) e Marc de Bourgogne (lotto 119, stima 1.500 – 2.000 euro).
Per quanto riguarda lo champagne sono presenti le etichette più importanti e prestigiose come la Matusalemme di Dom Perignon Cuvée Vintage 1999 (lotto 139, stima 3.500 – 7.000 euro), una magnum di Cristal 2002 (lotto 136, stima 500 – 700 euro) ed una magnum di Krug 1995 (lotto 143, stima 500 – 700 euro).
Vini italiani
Nella collezione del Cav. Belli l’Italia è ben rappresentata dalla Toscana dei Supertuscan tra cui una magnum di Tignanello (lotto 168, stima 200 – 500 euro), dai grandi formati Antinori di Solaia del 1999 (lotto 166, stima 600 – 800 euro) e Guado al Tasso del 2000 (lotto 162) e da diversi lotti storici di Brunello di Montalcino di Biondi Santi (lotti 147 -149, quotati tra 100 e 1.200 euro)
A chiusura della collezione troviamo numerosi distillati tra cui un Bas Armagnac ‘1900 Cuvee de l’An 2000’, dello Chateau de Laubade (lotto 195, stima 2.600 – 2.800 euro) ed un De Montal Vintage Millesime Armagnac del 1904 (lotto 204, stima 1.500 – 2.000 euro).
La seconda tornata
La seconda parte d’asta è ricca di tutti quei lotti che racchiudono il meglio di quello che un collezionista può ricercare. È presente una vasta scelta di Brunello di Montalcino tra cui spiccano le annate storiche di Riserva 1955 (lotto 345 stima 800 – 1.200 euro) e Riserva 1958 della Biondi Santi (lotto 347, stima 500 – 700 euro).
Non possono poi mancare i Supertuscan, ben rappresentati da numerose annate di Tignanello (dal lotto 465 al 476 con stime tra 80 e 500 euro) a di Sassicaia tra cui sono da segnalare due lotti della mitica prima annata del 1968 (lotti 435 e 436, entrambi con una stima di 1.200 – 1.600 euro). Da non dimenticare anche una magnum di Le Pergole Torte 2006 (lotto 398, stima 350 – 500 euro) ed una di Masseto del 1989 (lotto 401, stima 1.200 – 1.600 euro).
Si continua con la Francia dove spicca una notevole raccolta di di Chateau d’Yquem (dal lotto 520 al 534 con stime tra 150 e 1.100 euro), passando per il Rodano con lo Chateauneuf du Pape Rouge di Paul Avril (lotti 572 a 574 stimati entrambi 250 – 500 euro) fino ad approdare agli Champagne dove ritroviamo una vasta scelta di etichette.
Particolare attenzione alla Spagna del Dominio di Pingus con il Flor de Pingus (lotti 611 -612, tutti e due quotati 150 – 250 euro) ed il PSI del 2015 (lotto 613, stima 100 – 150 euro).
I liquori
L’asta prosegue con la sezione dedicata agli Spirits tra cui degno di nota è un Macallan 1940 Handwritten Label (lotto 668, stima 7.000 – 9.000 euro), un Macallan – Glenlivet 1937 Liqueur Whisky (lotto 664, stima 2.400 – 2.600 euro) ed un Macallan 1952 (lotto 669, stima 4.000 – 6.000 euro). A chiudere l’asta sarà un singolare bottiglia di West Indies Dark Rum 1948 Samaroli (lotto 692, stima 4.500 – 7.500 euro).
I cataloghi:
WINE & SPIRITS
AUCTION 456-I | Web-only, 5 – 15 May 2023
WINE & SPIRITS
AUCTION 456-II | Web-only, 5 – 16 May 2023