New York, 17 maggio 2023: TEFAF NY ha appena chiuso i battenti dell’ottava edizione in terra americana. I 91 espositori internazionali hanno concluso la fiera tra ottime vendite e acquisizioni da parte dei musei. Bernard Goldberg Fine Arts (stand 357) ha venduto una coppia di ricercatissimi murali che l’artista tedesco Winold Reiss dipinse nel 1938 per l’ex ristorante Longchamps dell’Empire State Building — una scoperta entusiasmante che ha portato a un’altrettanto entusiasmante vendita.
Anche il Sauterelle Bar di François-Xavier Lalanne presentato da Mennour (stand 314), una delle opere di punta di Creative Spaces di TEFAF, ha trovato un compratore. Almine Rech (stand 322) ha riportato diverse vendite tra cui quella dell’olio su tela di Günther Forg Ohne Titel (2008), dal prezzo richiesto di USD 1,4-1,5 milioni. La galleria ha venduto anche opere di Chloe Wise, Tom Wesselmann e Vaughn Spann. White Cube (stand 355) ha venduto White Semaphores (standing mobile) (1962) di Alexander Calder per USD 1,1 milioni, oltre a una stampa su carta alla gelatina ai sali d’argento di Larry Clark per USD 10.000.
L’interesse verso le artiste di sesso femminile ha trovato ulteriore conferma negli ultimi giorni di Fiera. Leon Tovar (stand 366) ha venduto alcune sculture di Tecla Tofano e Feliza Bursztyn, oltre ad aver riservato quattro opere a istituzioni di rilievo. Thaddaeus Ropac (stand 344) ha venduto diverse opere appartenenti alla sua monografica su Martha Jungwirth, e Galerie Chastel-Maréchal (stand 310) ha venduto l’incredibile specchio “Crete de coq” di Line Vautrin, 1960 circa. Di Donna (stand 334) ha venduto diverse opere della sua monografica su Meret Oppenheim, tra cui una scultura acquistata da un’importante istituzione americana e tre opere su carta.
Autrice di una monografica sui dipinti della serie Variant/Adobe di Josef Albers, la galleria David Zwirner (stand 347) ha venduto diverse opere, molte acquistate da un museo asiatico. Anche Untitled (Man and His Symbols) (2016) di Matt Mullican, collage e inchiostro su carta dal prezzo richiesto di USD 185.000, è andato a un museo: l’opera era presentata da Peter Freeman (stand 306), che ha anche venduto pezzi di Charles Ledray e Mel Bochner.
Applicat-Prazan (stand 339) ha venduto un disegno del 1949 di Dubuffet e anche Composition avec personnage (1948-1950), olio su tela dell’artista olandese Karel Appel. Charles Ede (stand 356) ha stretto contatti con diversi nuovi clienti, tra cui un importante collezionista americano che ha acquistato il panello di un sarcofago policromo egizio, risalente all’ultimo periodo dinastico, dietro la cifra di USD 175.000. The Mayor Gallery (stand 375) ha venduto un dipinto di Verena Loewensberg a un collezionista americano.
Queste le parole dei titolari di Tornabuoni (stand 353): “Siamo felici di annunciare che l’edizione 2023 di TEFAF New York è stata molto proficua per noi. Abbiamo incontrato nuovi collezionisti e venduto opere di Carla Accardi, Paolo Scheggi, Dadamaino, Alberto Biasi e Alighiero Boetti”. La galleria ha concluso vendite sia con collezionisti privati che con istituzioni, aggiungendo che “per Tornabuoni si è trattato senza dubbio di una delle migliori edizioni di TEFAF NY”.
Ariadne Galleries (stand 212) ha riportato clamorose vendite, sia di un’opera contemporanea sia di sculture antiche aventi il prezzo tra i 200.000 e i 400.000 dollari. Tina Kim (stand 354) ha riscosso molto successo, vendendo opere di Park Seo-Bo, Ha Chong-Hyun e Kibong Rhee. La galleria ha inoltre venduto diversi pezzi di Pacita Abad, protagonista della grande retrospettiva itinerante ora in mostra al Walker Art Center di Minneapolis, oltre che di una personale nella sede di Chelsea della galleria.
Arrivederci al TEFAF Maastricht dal 7 al 14 marzo 2024