Un primo video-tour con una serie di padiglioni della Biennale Architettura 2023, che proietta le proprie istanze sulla sfera sociale ed economica
La folla incontrollata della preview della Biennale si concentra sul Padiglione Gran Bretagna, con cori da stadio degni di un concerto rock. Ma questo non ci impedisce di fare un primo volo d’uccello su alcuni degli appuntamenti fissi ai giardini. Cercando di individuare le chiavi di lettura scelte per incontrare il concept generale politically correct suggerito dalla curatrice Lesley Lokko. La Francia pare essersi affezionata alle atmosfere da cafè chantant: e dopo i ballerini di tango proposti da Zineb Sedira alla Biennale Arte 2022, titola il suo padiglione – che unisce teatro e suono – Ball Theater.
Deja vu anche per la Germania, che ripropone il tema dello sventramento dell’edificio, declinandolo sul fronte del riciclo e dello sviluppo sostenibile. Tecnologia sempre protagonista nel padiglione coreano, dove un gioco collettivo coinvolge i visitatori su questioni climatiche e demografiche. Ecumenico il Giappone, che focalizza l’architettura nel suo relazionarsi con la comunità. Così come anche il Canada, che si concentra sui problemi legati alla crisi abitativa. Tutte suggestioni che cerchiamo di trasmettervi nel video qui sopra…