Il museo dedicato all’opera dello scultore Jago è ospitato dal suo ex studio, nella chiesa di Sant’Aspreno ai Crociferi, a Napoli
“Il presupposto di ogni delega è la competenza totale di chi delega: la sua capacità di vigilare e, nel caso, correggere, i lavori affidati a mani altrui”. Questo rispondeva via ArtsLife Jago, lo scultore-fenomeno italiano degli ultimi anni, a quanti gli obbiettavano la relativa autorialità delle sue opere. E nell’intervista, datata gennaio 2023, anticipava l’apertura del museo a lui dedicato, negli spazi del suo studio nella chiesa di Sant’Aspreno ai Crociferi, a Napoli.
“Spero sempre ci siano accanto a me persone in grado di tradurre la realtà in modi a me preclusi, che non conosco. Gli altri sono i miei occhi: la diversità degli altri è l’opportunità che ho di arricchirmi”, aggiungeva. Ed ora di persone accanto ne avrà moltissime: se è vero che all’inaugurazione nel Rione Sanità sono arrivati in oltre 5mila, nonostante il maltempo. Accolte all’ingresso della Chiesa, riaperta dopo 40 anni, dalla Pietà, personalissima rielaborazione della celebre statua di Michelangelo a San Pietro.
In occasione dell’inaugurazione l’artista ha svelato per la prima volta il nuovo gruppo scultoreo di Aiace e Cassandra. Molte altre sculture di Jago arriveranno al museo dal 5 giugno, alla chiusura di una mostra attualmente in corso a Bologna. Il museo si propone comunque come idea di museo diffuso: all’ingresso della chiesa sarà infatti allestito un infopoint turistico, fruibile 7 giorni su 7, che collegherà tutte le realtà già presenti sul territorio. Un punto di partenza per la costruzione di un percorso turistico pensato per l’accoglienza. Intanto, alcune immagini del nuovo museo napoletano…
