Da Il Ponte Casa d’Aste, il 23 e 24 maggio 2023, l’arte moderna e contemporanea ha emesso il suo verdetto: 6.1 milioni di euro di incasso, a fronte del 204% di rivalutazione delle stime e il 91% di lotti venduti.
Vi è un elemento che lega tre dei migliori risultati che Il Ponte ha fatto registrare a Milano nell’asta di arte moderna e contemporanea. Non è l’artista, non è la qualità delle opere e nemmeno il prezzo d’aggiudicazione. Bensì il cielo, che nei lavori in questione ritorna per esplicita menzione, ma anche come suggestione indiretta.
Le tre opere in questione sono la terracotta smaltata – Concetto spaziale del 1963-64 (€ 453.600) – di Lucio Fontana, il dipinto Cielo per A. di Mario Schifano del 1964 (€ 327.600) e il marmo bianco di Igor Mitoraj Stella del 1981 (€ 302.400).
Deviazione scultorea, quest’ultima, che rimane tale. É poi la pittura a trovare le aggiudicazioni più significative con Boreal del 1973 di Victor Vasarely (€ 302.400), con Studio di oggetti di Renato Guttuso del 1962 (€ 151.200) e col Fiore d’ombra di Piero Dorazio del 1970 (€ 113.400).
Eccellenti risultati anche per il museale Asso di Fiori del 1964 di Mario Ceroli (€ 88.200), per Una sera di Salvo del 1996 (€ 81.900) e per Superficie lunare di Giulio Turcato del 1969 (€ 69.300). Grandi nomi ai quali si accompagna anche qualche interessante riscoperta. Su tutte quella che ha visto protagonista Aroldo Bonzagni e la sua Danzatrice (Moti del ventre) del 1911-12 (€ 119.700), opera inedita al mercato.