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Veli rossi e cimeli Pop. Babuino porta in asta il Novecento, da Balla a Warhol

Giacomo Balla, Ritratto di Luce Giacomo Balla, Ritratto di Luce
Renato Guttuso, Contadino
Renato Guttuso, Contadino. Stima 25-30 mila euro
Babuino scalda il martello di vendita per l’asta di opere del Novecento, arte moderna e contemporanea. All’incanto dipinti, lavori su carta, ceramiche, arti decorative. Sono visibili dal 26 maggio nella sede della maison a Roma, fino alla vendita del 31 e 1 maggio 2023.

Grandi firme internazionali e soprattutto i nomi più rappresentativi dell’arte italiana del Novecento. A partire da un Contadino crepuscolare di Renato Guttuso. Immerso nella luce arancione del tramonto, la figura di un uomo avanza dando le spalle all’osservatore. Stima 25-30 mila euro. Di uno stesso tragico realismo è intriso anche Agnello macellato di Luigi Montanarini, un olio su tela del 1941 e valutato 2-3 mila euro.

In una fiammata alta e impetuosa di veli rossi, Giacomo Balla in questa opera ritrae la primogenita Luce con lo sguardo rivolto verso sinistra. Il rosso intenso ora viene come spalmato senza risparmio, quasi fosse un fuoco ravvivato da più punti luci, arrivando ad esporre la modella, in questo caso la figlia Luce, ai raggi di una intensa sorgente di luce artificiale”. Con queste parole la professoressa Elena Gigli commenta il Ritratto di Luce degli anni’30 di Giacomo Balla. Il prezioso dipinto, proveniente dalla Collezione Aprea di Roma, è valutato 25-30 mila euro. Un’opera dove si possono rintracciare alcuni elementi del Futurismo, pienamente espressi in Dinamica di paesaggio di Pippo Oriani. Più precisamente un Aeropittura, stima 8-12 mila euro.

Giacomo Balla, Ritratto di Luce
Giacomo Balla, Ritratto di Luce. Stima 25-30 mila euro

Un salto nell’ambito dell’astrattismo italiano e internazionale è operato da Mario Radice con l’opera su tela Comp. P.R.O.G., del 1968 (stima 5-7 mila euro), con l’olio su carta del 1958 dell’olandese Karel Appel (stima 8-10 mila euro) e con le sperimentazioni materiche di Domenico Bianchi presente con una cera su tavola intelata del 2001 (stima 3-4 mila euro).

Si va negli Stati Uniti, invece, con la Polaroid Big Shot Camera utilizzata da Andy Warhol per moltissime delle sue opere. Un oggetto di culto per gli appassionati di Pop Art americana, che l’artista definiva come la sua “penna e matita”. A donargliela fu il fotografo italiano Dino Pedriali, nel 1975, in occasione del suo famoso reportage ‘Andy Warhol. Viaggio in Italia’. A completare la proposta è un foto-collage dello stesso Dino Pedriali realizzato con la macchina ricevuta in regalo e il volume di Andy Warhol al Museo d’Arte Moderna ‘Vittoria Colonna’ di Pescara del 2007, con firma e dedica del fotografo del 2010 (stima 4-6 mila euro).

La seconda tornata si concentra in particolare su sculture, oggetti e arredi del Novecento. Tra cui la terracotta di Venanzo CrocettiFabiola del 1935, che ritrae la primogenita dello scultore Ferruccio Ferrazzi (stima 4-6 mila euro) e il Pappagallo in terracotta dipinta e invetriata del 1921-23 di Alfredo Biagini. Presente anche una sezione dedicata al Design e ai vetri. Come la Consolle di Pietro Chiesa per Fontana Arte del 1946 e un vaso della Serie Forati di Fulvio Bianconi realizzato dalla Venini nel 2000 (Lotto 343).

Andy Warhol, Polaroid Big Shot Camera
Andy Warhol, Polaroid Big Shot Camera. Stima 4-6 mila euro
Karel Appel, Senza titolo
Karel Appel, Senza titolo. Stima 8-10 mila euro
Alfredo Biagini, Pappagallo
Alfredo Biagini, Pappagallo. Stima 500-700 euro
Il link ai cataloghi completi.

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