Oltre 350 opere sono in arrivo all’asta da Studio d’Arte Martini per la vendita n° 57 di arte moderna e contemporanea. Appuntamento a Brescia per il 6 e 7 giugno
Studio d’Arte Martini è una piccola ma consolidata casa d’aste a conduzione familiare, con sede a Brescia, specializzata nelle arti figurative. Nata come spazio espositivo all’inizio degli anni ‘90, dal 2006 si trasforma in una casa d’aste che ad oggi si è ritagliata un suo spazio all’interno del mercato dell’arte italiano grazie forse proprio alla sua dimensione più intima, che permette un’assistenza su misura durante l’intero processo di compravendita.
La prossima asta in arrivo, la numero 57, è in calendario per inizio giugno. La prima sessione comprende 154 lotti e si terrà il 6 giugno alle 15.00. Il giorno seguente saranno battute altre 197 opere. In catalogo sia nomi italiani che internazionali.
La vendita si apre sotto il segno dell’Argentina con Julio Le Parc e Horacio Garcia Rossi, poi diversi lavori di artisti gravitanti nel movimento dell’arte cinetica, come Alberto Biasi, Grazia Varisco, Toni Costa, Edoardo Landi.
Gli highlight
Tra i lotti più preziosi si segnala quello dell’artista americano John Dwyer McLaughlin, uno dei pionieri del Minimalismo scomparso nel 1976, in catalogo con il grande olio (cm. 122,5 x 152) del 1969 intitolato “#8.1969” con base d’asta € 70.000. L’opera è firmata e datata sul retro, dove è presente anche il timbro della André Emmerich Gallery di New York. Toni scuri anche per il top lot del catalogo: “Pale Blue Facade” del 1947 di Josef Albers, uno dei più grandi teorici del colore. L’opera sarà inserita nel “Catalogo Ragionato dei Dipinti di Josef Albers” in corso di preparazione presso la Fondazione Josef e Anni Albers (base d’asta € 100.000).
Da qualche anno è sempre più spesso inserito nelle aste italiane: da Studio d’Arte Martini Hermann Nitsch presenzia con un grande acrilico “Senza titolo” del 2007 (cm. 200 x 150) con i colori verde e blu non così usali nei lavori più “alla moda” del padre dell’Azionismo viennese (base d’asta € 50.000).
Tra gli altri top lot, a firma italiana il “Senza titolo” del 1969 di Afro Basaldella, esponente dell’Informale. Si tratta di una grande tecnica mista su carta intelata (cm. 102,2 x 123) che partirà da una base d’asta di 70 mila euro.
Immancabile Alighiero Boetti, il portabandiera del Bel Paese nelle piazze straniere che lo scorso anno ha macinato record tra Parigi e New York con le sue mappe galleggianti in oceani rosa e avorio. Onnipresente anche nei cataloghi delle maison italiane con i suoi piccoli ricami colorati che tra una lettera e l’altra svelano giochi di parole. Studio d’Arte Martini ne propone tre di piccole dimensioni (poco più di 20 cm) e tutti della fine degli anni Ottanta: “Sciogliersi come neve al sole” del 1987, “La persona e il personaggio” del 1988 e “Lasciare il certo x l’incerto” del 1988 (stimati tutti tra i 50 e i 70 mila euro e ad oggi tutti già con offerte in corso nella piattaforma online). Il quarto Boetti in catalogo è invece un collage e spray su carta, cm. 70 x 100, che richiama alcuni dei temi più classici dall’artista, gli aerei, le lettere e gli animali.
Non mancano molti altri nomi del panorama artistico italiano come il recentemente scomparso Piero Giraldi in catalogo con una sua tipica scultura in gommapiuma della fine degli anni Sessanta (base d’asta € 40.000) ed Ettore Spalletti che nella sua carriera ha dato vita ad un profondo connubio tra pittura e scultura. È in asta con due pezzi. Uno di questi, “Piccolo movimento – 6” del 2001, composto da una installazione di 6 elementi indivisibili, è un esemplare unico (base d’asta € 50.000). “Bianconero” del 1993 di Carla Accardi era stato scelto come copertina del catalogo della prima mostra personale dell’artista presso la Galleria d’arte moderna Fumagalli di Bergamo nel 1994: “Una forma di esistenza”. Partirà in gara da una base d’asta di € 20.000.