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Dentro la guerra: il fronte, le sanzioni, l’assuefazione. Incontro a Treviso con il Corriere della Sera

Oleksiy Polyakov, right, and Roman Voitko check the remains of a destroyed Russian helicopter lie in a field in the village of Malaya Rohan, Kharkiv region, Ukraine, Sunday, May 15, 2022.
Oleksiy Polyakov, right, and Roman Voitko check the remains of a destroyed Russian helicopter lie in a field in the village of Malaya Rohan, Kharkiv region, Ukraine, Sunday, May 15, 2022.

Lunedì 5 giugno alle 18.30 un incontro alle Gallerie delle Prigioni di Treviso con una rappresentanza del Corriere della Sera esplorerà le molteplici sfaccettature della crisi che stiamo vivendo a più di un anno dall’inizio del conflitto in Ucraina

L’appuntamento di Fondazione Imago Mundi è organizzato nell’ambito della mostra di arte contemporanea “La guerra è finita! La pace non è ancora iniziata”, in corso alle Gallerie delle Prigioni, Treviso, fino al 17 settembre 2023.

Mentre nessuna prospettiva di pace compare all’orizzonte, si insinua la sensazione che l’opinione pubblica si sia in un certo modo assuefatta alla situazione attuale. Con la ripartenza post-Covid e la macchina produttiva della competizione di nuovo a pieno regime, viene da chiedersi se l’empatia, il senso di solidarietà verso una popolazione aggredita, che all’indomani dello scoppio della guerra avevano prodotto tante manifestazioni di sostegno, ci siano ancora.

Alessandro Cannavò (responsabile della redazione Eventi e Supplementi speciali) guiderà gli oratori in uno scambio a più voci per illustrare quali sono i fattori che entrano in gioco ora che il conflitto è perdurante e senza una soluzione in vista: mentre Lorenzo Cremonesi (già corrispondente da Gerusalemme e ora inviato speciale in Ucraina) dopo aver raccontato la guerra in diretta dal primo giorno ad oggi, ci aiuterà a comprendere perché per noi italiani ed europei è difficile capire questo conflitto, Danilo Taino  (già junior correspondent dalla City di Londra e corrispondente da Berlino e ora editorialista e inviato speciale per i temi della globalizzazione) si soffermerà sulle problematiche economiche, come l’inflazione, energetiche, legate alle fonti di approvvigionamento, geopolitiche, con il ruolo della Nato e le evoluzioni nell’Indo-Pacifico, con particolare attenzione alla posizione chiave di Taiwan.

A tutti questi argomenti, si aggiungerà anche la riflessione di Giancarlo Dimaggio (psichiatra, psicoterapeuta e collaboratore del Corriere) sui risvolti psicologici che un conflitto geograficamente distante porta con sé: distacco emotivo, deumanizzazione delle persone in esso coinvolte per ridurre il dolore che provoca, consolidamento e radicalizzazione dell’appartenenza al proprio gruppo.

Eteri Chkadua. In Black

L’appuntamento vuole offrire una visione il più possibile completa, con spunti inediti per favorire una riflessione consapevole e approfondita su una delle crisi politiche più gravi che l’Europa e il mondo abbiano attraversato negli ultimi decenni. 

L’incontro si inserisce nell’ambito del calendario di eventi pubblici organizzato da Fondazione Imago Mundi come parte dell’offerta culturale legata alla mostra “La guerra è finita! La pace non è ancora iniziata”, in corso alle Gallerie delle Prigioni.

GALLERIE DELLE PRIGIONI

Piazza del Duomo 20, Treviso

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