“Congestion Charge” del 2004, parte della serie “Vandalized Oils” di Banksy, arriva in asta da Bonhams a Londra
Sarà venduto il prossimo 29 giugno a New Bond Street nell’asta di arte contemporanea e del dopoguerra ed è stato affidato alla maison dallo stilista e designer inglese Sir Paul Smith che lo ha acquisito nella mostra “Santa’s Ghetto” di Banksy a Londra nel 2004, e da allora è rimasto nella sua collezione privata. L’opera, mai messa all’asta, ha una stima di £ 1.200.000-1.800.000
I “Vandalized Oils” di Banksy, noti anche come “Crude Oils”, sono stati resi famosi dall’ormai iconica mostra del 2005 con lo stesso titolo e consistono in dipinti di antichi maestri reinventati. Banksy stesso li ha definiti “remix” di opere d’arte canoniche. In questa serie, l’artista sovverte il linguaggio della storia dell’arte per ricreare opere rinomate con le sue rielaborazioni. Tra queste vi sono i girasoli di Vincent van Gogh appassiti o nel dipinto di Edward Hopper “Nighthawks” viene aggiunto un uomo in boxer ritratto dopo aver lanciato una sedia contro la vetrina. Tra i più noti passati recentemente in asta c’è “Show Me The Monet” venduto da Sotheby’s nel 2020 per 7.551.600 £ (il secondo lavoro dell’artista più caro venduto in asta).
“Show me the Monet” era stato esposto per la prima volta 15 anni fa come parte della seconda mostra in galleria di Banksy al 100 Westbourne Grove a Notting Hill, a ovest di Londra. Intitolata per l’appunto. “Crude Oils: A Gallery of Re-mixed Masterpieces, Vandalism and Vermin”, una mostra a ingresso gratuito che comprendeva 22 tele dipinte a mano dell’artista, appese in uno spazio di un negozio in disuso. La mostra era rimasta aperta per due settimane, attirando grandi folle che avevano creato lunghe code. Prima di entrare, i visitatori dovevano firmare una liberatoria e prepararsi a condividere lo spazio con 164 ratti, che Banksy aveva volutamente “assunto” da una compagnia cinematografica per completare le sue opere.
Affrontando questioni come la vita urbana, l’inquinamento e il riscaldamento globale, “Congestion Charge” (2004) affronta alcuni dei temi più ricorrenti di Banksy. Dipingendo sopra il dipinto a olio in stile classico, Banksy inietta un urgente senso di politica contemporanea all’affascinante scena pastorale aggiungendo il dettaglio di un segnale di “Congestion Charge”, ridicolizzando la “tassa ecologica” introdotta a Londra per ridurre il traffico nelle ore di punta dell’anno prima che quest’opera fosse dipinta. L’assurda collocazione del segno spinge gli spettatori a mettere in discussione l’efficacia e le conseguenze delle politiche urbane.