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Wannenes: i lotti imperdibili delle aste di luglio a Milano. Spiccano un disegno di Modì e una serigrafia di Warhol

Lotto 21
AMEDEO MODIGLIANI Livorno 1884 – Parigi 1920
Senza titolo, 1914 ca. Matita su carta, cm 53 x 41 Firmato in basso a destra
STIMA € 180.000 – 220.000

Il mese di luglio di Wannenes si divide tra Milano, Genova e Monte Carlo. Insieme a due aste web-only (‘auto e moto’ fino a venerdì 14 e ‘dipinti dal realismo sovietico’ fino a martedì 18). Nelle aste meneghine spiccano alcuni oggetti d’arte e un disegno di Modigliani e una serigrafia di Warhol

Partiamo con il secondo appuntamento live, in calendario per il 6 luglio a Milano quando si tiene l’asta di Arte moderna e contemporanea. 46 lotti per un piccolo ma prezioso catalogo che presenta opere che vanno da 1.200 a 200 mila euro.  Emergono un disegno di Modigliani presente alle mostre del MoMa e di Clevland del 1951 e una serigrafia di Warhol del 1981 (“Mammy”, esemplare 9/30).

Modì si colloca al lotto 21. Il  “Senza titolo” del 1914 ca. (Matita su carta, cm 53 x 41) è stimato € 180.000 – 220.000.  Fonte d’ispirazione nella realizzazione di questa tipologia di disegni della serie delle “cariatidi” è stata l’“arte negrè”, divulgata in quel momento storico da Vlaminck che guardava alle culture extraeuropee e protostoriche e la statuaria realizzata dall’artista romeno Costantin Brancusi presentato a  Modigliani da Paul Alexandre.

Gli esperti di Wannenes spiegano in catalogo: «Nelle sue sculture le figure diventavano simili a divinità, la cui bellezza nasceva dalla simmetria delle proporzioni. Dopo il suo trasferimento a Montparnasse, l’artista si dedicò, pur non avendo nessuna formazione, alla scultura e alla realizzazione di più di sessanta disegni esemplati dalle arti tribali. Inizia a creare quindi manufatti dalle forme primitive ed arcaiche dove le figure erano rappresentate come veri e propri “ idoli magici” trasportati sulla carta, attraverso una forte stilizzazione delle teste, dei lunghi colli con nasi simili a frecce e occhi resi semplicemente come profili; giungendo ad un linguaggio formale che diventerà poi la sua “cifra stilistica” fatto di riduzioni, linearità ed astrazione».

La colorata serigrafia del re della Pop Art, in contrasto con il delicato disegno di Modì, si colloca al secondo posto tra i top lot del catalogo. “Mammy”, realizzata nel 1981, fa parte della “serie dei dieci Miti” pubblicata da Ronald Feldman Fine Arts. Stima € 65.000 – 75.000 e fu acquistata dall’attuale proprietario presso la Martin Lawrence Galleries di New York.

Lotto 29
ANDY WARHOL Pittsburg 1928 – New York 1987
Mammy, 1981 Serigrafia a colori su carta, cm 96,5 x 96,5 Firmata e numerata in basso a sinistra Esemplare 9/30
STIMA € 65.000 – 75.000

Terzo top lot dell’asta uno “svettante” lavoro di Piero Dorazio. “Avatar” è un verticalissimo olio su tela del 1972 (cm 250 x 50) ed è presentato a una stima di € 60.000 – 70.000. La provenienza è importante:  arriva dalla Marlborough Gallery di Roma. «L’opera apre certamente una nuova stagione nella quale Dorazio sintetizza il significato delle sue ultime ricerche, per trovare nuove soluzioni al problema colore – luce. Sintetizza il significato dei suoi ultimi studi, sviluppati in tre direzioni: bande di colore dritte, mai interrotte, spezzate nel passaggio da una tinta all’altra, bande curve intrecciate, bande a intarsio, frammiste di motivi “ornati”. Rispetto ai reticoli, alle maglie e griglie di un tempo, questi orditi sembrano ora più allentati, più liberi e meno vibranti, fornendo però un valore ritmico più complesso al dipinto» spiegano dalla maison.

Lotto 30
PIERO DORAZIO Roma 1927 – Perugia 2005
Avatar, 1972 Olio su tela, cm 250 x 50 Firmato, datato e titolato sul retro
STIMA € 60.000 – 70.000

Si torna al periodo storico più vicino a Modigliani con il quarto top lot: una tipica strada parigina nata dal pennello di Maurice Utrillo. “Rue de Banlieue” del 1932 stima € 40.000 – 60.000 e fa parte del secondo periodo artistico del pittore in cui lo stile diventa più consistente con immagini più complesse e vivaci, inserendo tra le architetture dei suoi paesaggi figure che rendono la rappresentazione popolata e quindi viva.

Lotto 31
MAURICE UTRILLO Parigi 1883 – 1955
Rue de Banlieue, 1932 Olio su tela, cm 38 x 46 Firmato e datato in basso a destra Opera registrata presso The Art Loss Register, n° S00128324
STIMA € 40.000 – 60.000

Tra gli altri lotti in catalogo si toccano vari stili, periodi e tipologie di opere. Carte di Fortunato Depero, di Lorenzo Viani, Giorgio de Chirico, Giuseppe Capogrossi, Massimo Campigli…  Sculture di Arman e Pietro Consagra. Dalla Pop art americana di Warhol, si passa a quella italiana di Mario Schifano presente con cinque opere e Tano Festa, della Scuola di Piazza del Popolo. Prezioso “Il gioco del suicidio” del 1970 di Valerio Adami (€ 35.000 – 45.000).

Lotto 23
VALERIO ADAMI Bologna 1935
Il gioco del suicidio, 1970 Acrilici su tela, cm 100 x 81 Firmato, datato e titolato sul retro Autentica su fotografia dell’artista
STIMA € 35.000 – 45.000

ARGENTI, ICONE E OGGETTI D’ARTE RUSSA

Il 5 luglio Milano è teatro di un’altra vendita, più corposa, dedicata a “ARGENTI, ICONE E OGGETTI D’ARTE RUSSA”. I lotti sono 467 e tra questi ne emergono tre.  Al lotto 229 presenzia una icona veneto-cretese che raffigura l’adorazione dei Magi e la Genesi. Risale al XVII secolo ed è attribuita a Theodoros Poulakis, pittore attivo nel 1600 ed esponente di spicco dell’ultimo periodo della Scuola cretese. Dopo la sua formazione a Candia si trasferisce a Venezia intorno al 1644. Qui resta per 13 anni consecutivi per poi trasferirsi definitivamente a Corfù. La tempera su tavola misura cm 62×102 ed è stata stimata dagli esperti di Wannenes € 10.000 – 15.000.

Lotto 229
(dettaglio)
(dettaglio)

Al lotto 235 emerge un’acquasantiera in argento e lapislazzuli che quota € 5.000 – 6.000. In un oggetto prezioso alto solo cm 36, si evidenziano decorazioni a volute, due angioletti che reggono la Vergine su un fondo in lapis entro cornice. Nella parte superiore è raffigurata la colomba dello Spirito Santo, in quella inferiore è presente la vaschetta a conchiglia per raccogliere l’acqua santa. L’oggetto risale al XVIII secolo ed è a firma A. Giordani.

Lotto 235
(dettaglio)

Terzo lotto che spicca nel catalogo è il numero 101, un vaso in rame e ottone di Fabergé, datato 1914-1915. Dalla forma ad anfora, reca due medaglioni applicati, uno raffigurante lo stemma dei Romanov, il secondo una iscrizione che recita GUERRA 1915-1915 K. FABERGE’. Misura cm 55 di altezza e stima € 2.400 – 2.800.

Lotto 101

 

SFOGLIA I CATALOGHI:

ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA
ASTA 467 | 6 luglio 2023 | ore 18:00

ARGENTI, ICONE E OGGETTI D’ARTE RUSSA
ASTA 464 | 5 luglio 2023 | ore 14:00 & 17:30

Auditorium
Via Amedei 8, Milano
Wannenes 

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